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Previdenza e salute prime preoccupazioni degli svizzeri

Abbastanza preoccupati da dirsi favorevoli, per garantire le pensioni, a un aumento dell'IVA per i prossimi 5 anni. Christof Schuerpf / Keystone

Per il secondo anno consecutivo, la previdenza per la vecchiaia è la maggiore preoccupazione degli svizzeri. Seguono la salute e l'assicurazione malattia, balzate dal quarto al secondo posto nell'annuale graduatoria stilata per conto di Credit Suisse.

Questo contenuto è stato pubblicato il 06 dicembre 2018 - 22:10
tzvsvizzera.it/ATS/ri

Il Barometro delle apprensioni 2018Link esterno, realizzato dall'istituto gfs.bern e pubblicato giovedì, rivela che previdenza e salute sono stati indicati rispettivamente dal 45% e dal 41% degli intervistati.

Spicca in modo particolare la crescita delle preoccupazioni legate all'ambito sanitario, che nel 2017 erano state espresse dal 26% degli interpellati e solo due anni fa erano al sesto posto.

Il timore della disoccupazione, per anni in testa alla graduatoria, è ora sesto (22%). La preoccupazione per gli stranieri rimane invece al terzo posto (37%).

Che fare per la vecchiaia?

Sulle misure da adottare per garantire le pensioni, 6 persone su 10 si sono dette favorevoli a un aumento dell'IVA per i prossimi 5 anni. Anche la flessibilizzazione dell'età di pensionamento è considerata una soluzione accettabile (52%).

swissinfo.ch

Quasi la metà degli intervistati è a favore dell'allineamento dell'età pensionabile delle donne a quella degli uomini, portandola da 64 a 65 anni.

Digitalizzazione e automazione

Per quanto la disoccupazione sia ancora un timore, l'impatto della digitalizzazione sul mercato del lavoro non pare spaventare gli svizzeri. Il 75% di essi ritiene improbabile che il proprio impiego sia automatizzato entro i prossimi 20 anni grazie a robotizzazione e intelligenza artificiale.

Nel complesso, l'85% del campione ritiene che il proprio impiego sia sicuro o abbastanza sicuro.

Graduatoria della fiducia

Il barometro delle apprensioni del Credit Suisse mostra anche come gli svizzeri abbiano fiducia nelle loro istituzioni più di qualsiasi altro popolo, osservano gli autori.

Il 61% ha fiducia nel Consiglio federale (governo), mentre nei paesi dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico OCSE questa quota si attesa in media al 43%.

Nella classifica della fiducia sono in ascesa polizia ed esercito, mentre perdono punti Internet, i giornali gratuiti, l'UE e i partiti politici.

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Il barometro delle apprensioni Credit Suisse viene realizzato dal 1976. Per l'edizione 2018 sono state interpellati, tra luglio e agosto, 2551 aventi diritto di voto in tutta la Svizzera.

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