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Trump al WEF, riflettori sulle politiche USA

L elicottero presidenziale USA nelle operazioni di atterraggio. Sullo sfondo molta neve, qualche casa e un po di bosco
L'elicottero presidenziale USA 'Marine One' atterra a Davos, dove è in corso il World economic forum. Keystone

Il presidente statunitense Donald Trump è atterrato giovedì, poco prima delle 11.30, a Davos, dove prenderà parte al Forum economico mondiale WEF. Il suo arrivo è stato preceduto da dure parole di Angela Merkel sulle politiche protezionistiche e dall'ironia di Emmanuel Macron.

I controllori di volo di Skyguide, la polizia cantonale grigionese e le Forze aeree svizzere hanno avuto molto da fare, ha riferito una portavoce dello scalo all’Agenzia telegrafica svizzera. Ma tutto si è svolto secondo i piani.

L’aereo presidenziale Air Force One era decollato mercoledì, poco prima delle 21 (le 3 ora svizzera), dal Maryland. Atterrato a Zurigo-Kloten verso le 10.10, il presidente ha proseguito il suo viaggio in elicottero. Ad accompagnarlo, un convoglio di otto apparecchi tra Superpuma svizzeri e Black Hawks americani.

Al WEF per celebrare la rivincita degli USA

Prima di partire, Trump aveva twittato: “Sarò presto a Davos, Svizzera, per dire al mondo quanto è formidabile l’America e come va bene. La nostra economia ora sta avendo un boom e con tutto quello che sto facendo non potrà che andare meglio. Il nostro Paese sta finalmente vincendo di nuovo!”

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L’arrivo di Donald Trump supera per dimensioni qualunque visita precedente alla manifestazione, e moltissimi si sono espressi sulla sua presenza. A partire dai non-addetti ai lavoro .

I commenti di Merkel, Macron e del CICR

Dure le parole della cancelliera tedesca Angela Merkel. “Oggi, 100 anni dopo la catastrofe della Grande Guerra, dobbiamo chiederci se abbiamo davvero imparato la lezione della storia, e a me pare di no. L’unica risposta è la cooperazione e il multilateralismo”. Sembra chiaro il riferimento alle politiche protezioniste degli USA.

Il presidente del Comitato internazionale della Croce rossa (CICR), Peter Maurer, ha invece invitato gli Stati Uniti a fare di più per gli aiuti umanitari, per stabilizzare le aree interessate, anche a vantaggio della stessa America.

“Potrebbe essere difficile credere nel riscaldamento globale”, ha ironizzato intanto il presidente francese Emmanuel Macron, assistendo alle massicce nevicate di Davos. “Fortuna che quest’anno non avete invitato chi è scettico a proposito del global warming!”, ha aggiunto, riferendosi alle passate esternazioni di Trump sul tema.

A colloquio con May, Netanyahu e Kagame

Al WEF, il presidente statunitense incontrerà tra gli altri la premier britannica Theresa May, quello israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente del Ruanda, Paul Kagame.

Venerdì parlerà brevemente anche con tre membri del governo svizzero: il presidente della Confederazione Alain Berset, il ministro dell’economia Johann Schneider-Amman e il capo del Dipartimento degli affari esteri Ignazio Cassis. 


Donald Trump non è accompagnato dalla moglie Melania, assente dalla “scena” dal 12 gennaio scorso, quando sono emerse indiscrezioni su un assegno da 130 mila dollari che il legale del presidente avrebbe staccato a una pornoattrice in cambio del suo silenzio su una presunta relazione con Trump nel 2006.

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