Arrestato a Milano il cofondatore iraniano di una start-up vodese
La tecnologia è stata usata in un drone che ha ucciso alcuni soldati americani in Giordania.
Copyright 2024 The Associated Press. All Rights Reserved
Arrestato in Italia un cittadino iraniano, co-fondatore di una start-up in Svizzera che avrebbe usato un'azienda fittizia per esportare illegalmente una tecnologia statunitense nel suo Paese d'origine.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
Keystone-ATS
Un cittadino iraniano, co-fondatore di una start-up registrata presso l’Innovation Park del Politecnico federale di Losanna (EPFL), è stato arrestato lunedì a Milano su richiesta degli Stati Uniti. Il Dipartimento di giustizia americano (DoJ) accusa lui e un suo complice di aver esportato illegalmente una tecnologia statunitense in Iran attraverso una società di comodo in Svizzera.
“Oggi il Dipartimento di giustizia ha incriminato, e i nostri partner stranieri hanno arrestato, [un uomo] che accusiamo di aver fornito tecnologia sensibile utilizzata dall’esercito iraniano per uccidere tre militari americani in Giordania all’inizio di quest’anno”, ha dichiarato il procuratore generale Merrick B. Garland, citato in una nota del DoJ.
Stando al comunicato, il 38enne è il fondatore e direttore dell’azienda iraniana San’at Danesh Rahpooyan Aflak Co (SDRA), che produce moduli di navigazione utilizzati nel programma militare di droni del Corpo delle guardie della rivoluzione Islamica (IRGC). Gli Stati Uniti considerano l’IRGC un’organizzazione terroristica.
Eludere le sanzioni
In relazione a questo caso è stato arrestato anche un cittadino iraniano-statunitense di 42 anni che vive negli USA. Attualmente impiegato presso un’azienda produttrice di microelettronica con sede nel Massachusetts e precedentemente fondatore di una società specializzata in sensori portatili, avrebbe cospirato con il primo imputato per aggirare le sanzioni statunitensi e fornire all’Iran – in particolare alla società SDRA – beni, servizi e tecnologie americane.
“A causa delle leggi statunitensi che limitano le esportazioni in Iran, [il primo imputato] ha creato una società di comodo in Svizzera, Illumove SA, per SDRA”, ha scritto il DoJ. Attraverso questa start-up con sede nel canton Vaud, i due complici hanno stipulato un contratto con l’attuale datore di lavoro del secondo imputato “per sviluppare un meccanismo di valutazione dei componenti elettronici” prodotti da questa società statunitense. Hanno poi “organizzato il trasferimento di beni, servizi e tecnologie di origine americana in Iran, tramite Illumove, a beneficio dell’SDRA”.
EPFL menzionato
Il 28 gennaio di quest’anno, l’attacco di un drone a una base statunitense in Giordania ha causato la morte di tre persone e il ferimento di oltre 40. Secondo l’FBI, il sistema di navigazione del drone era stato prodotto dall’SDRA.
Illumove è stata fondata nel 2019 e registrata presso l’Innovation Park dell’EPFL, riferisce la piattaforma di dati economici Moneyhouse. Il cofondatore della start-up vodese afferma sulla sua pagina LinkedIn di essersi formato in telerilevamento presso l’EPFL nel 2015-2016 e di aver iniziato un postdoc lì nel 2019.
Coop e Migros fra i primi 50 dettaglianti al mondo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Coop e Migros figurano fra le prime 50 aziende al mondo attive nel commercio al dettaglio e stanno guadagnano posizioni.
Una commissione valuta l’estensione dell’obbligo di servire anche per le donne
Questo contenuto è stato pubblicato al
La commissione competente del Consiglio degli Stati respinge l’idea di un servizio cittadino obbligatorio, ma valuta un controprogetto che introdurrebbe l’obbligo di servire nella sicurezza anche per le donne.
BYD sbarca in Svizzera, con punti vendita anche a Lugano e Bellinzona
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il marchio automobilistico cinese BYD entra ufficialmente nel mercato svizzero: oggi e domani si tiene una manifestazione per il lancio del marchio a Spreitenbach, nel canton Argovia.
Parte la raccolta di firme per un congedo parentale di 18 settimane
Questo contenuto è stato pubblicato al
I fautori di un congedo di 18 settimane per ogni genitore alla nascita di un figlio avranno tempo fino a inizio ottobre 2026 per raccogliere le 100'000 firme necessarie alla riuscita della loro iniziativa popolare "Società ed economia forti grazie al congedo parentale (Iniziativa per un congedo familiare)".
Primo aprile, i pesci non sono mancati nemmeno quest’anno
Questo contenuto è stato pubblicato al
Come ogni anno, i giornali e le istituzioni svizzere non hanno resistito alla tentazione del primo aprile: ecco alcune informazioni che potrebbero essere vere, ma che probabilmente sono scherzi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente della direzione di UBS Sergio Ermotti è stato il CEO che ha guadagnato di più l'anno scorso, tra quelli delle maggiori banche in Europa.
“Basta con gli insulti anonimi”: verso un’iniziativa popolare
Questo contenuto è stato pubblicato al
"Basta con gli insulti anonimi": è il titolo di un'iniziativa popolare che il media alternativo Infosperber intende lanciare per porre fine alle offese illegali in rete, una piaga contro cui a suo avviso non viene fatto abbastanza.
Oltre un quarto di fedeli cattolici pensa di lasciare la Chiesa
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Chiesa cattolica ha una cattiva reputazione nella Svizzera tedesca e il 27% dei suoi membri ha già pensato di abbandonarla. Per quanto riguarda i riformati, la quota è del 21%. È quanto emerge da un sondaggio condotto dall'istituto di ricerca Sotomo.
La stagione invernale è andata bene, pernottamenti aumentati del 2%
Questo contenuto è stato pubblicato al
Grazie a buone condizioni di innevamento e a un massiccio afflusso di ospiti stranieri la stagione invernale dovrebbe essersi conclusa bene in Svizzera.
I patrimoni russi bloccati in Svizzera sono aumentati di 1,6 miliardi di franchi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Rispetto all'aprile 2024, il valore degli averi russi riconducibili a privati o società bloccati in seguito all'invasione dell'Ucraina sono aumentati di 1,6 miliardi di franchi per attestarsi a 7,4 miliardi al 31 marzo.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.