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Annullata la condanna di Erwin Sperisen

Erwin Sperisen è un uomo libero. © Keystone / Peter Klaunzer

Il Tribunale federale ha annullato la condanna a 15 anni di carcere inflitta a Erwin Sperisen, ex capo della polizia del Guatemala, per complicità in omicidio, secondo una sentenza pubblicata venerdì.

Questo contenuto è stato pubblicato il 20 ottobre 2023 - 16:47
tvsvizzera.it/mrj con agenzie

L'ex capo della polizia guatemalteca Erwin Sperisen, che ha anche la nazionalità svizzera, è stato rilasciato venerdì dal penitenziario di Witzwil, nel canton Berna, dove stava espiando una pena di 15 anni di carcere per complicità in assassinio. L'annullamento della sentenza da parte del Tribunale federale ha comportato la sua liberazione anticipata e dovrà essere sottoposto a un nuovo processo per la quarta volta a Ginevra. Condannato all'ergastolo nel 2014 per omicidio, in seguito a ulteriori ricorsi e successivi processi era stato infine, nel 2018, condannato a 15 anni di carcere per complicità negli omicidi.  

Il 53enne ha lasciato il carcere di Seeland nel primo pomeriggio e, intervistato da un giornalista, ha detto di essere "sotto shock". Accompagnato da uno dei suoi avvocati, Giorgio Campa, ha insistito sulla sua innocenza e ha descritto il trattamento ricevuto negli ultimi anni dai tribunali di Ginevra come una "ingiustizia". Ora, ha detto Campa, "il mio cliente vuole essere assolto e completamente risarcito per il danno inconcepibile che ha subito".

Accusato di aver ucciso sette prigionieri in Guatemala

L'ex capo della polizia guatemalteca (dal 2004 al 2007) è accusato dalla Procura di Ginevra di aver partecipato all'eliminazione fisica di sette prigionieri in Guatemala nel 2006, quando le forze di sicurezza del Paese presero il controllo di un penitenziario che era caduto sotto il controllo di prigionieri influenti.

Nella sentenza emessa venerdì, il Tribunale federale ha accolto parzialmente l'istanza di revisione presentata da Sperisen. Nel suo ricorso, il doppio cittadino svizzero-guatemalteco si è basato sulla decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) del giugno 2023, che ha ritenuto che il presidente della Corte di giustizia di Ginevra avesse creato un'apparenza di parzialità prima del processo dell'aprile 2018. 

Ora il Tribunale federale di Losanna ha annullato la sentenza pronunciata nel 2018 dalla Corte ginevrina, rinviandole il caso per esaminarlo nuovamente, dando quindi corso alla richiesta di Sperisen perché la vicenda sia oggetto di una completa revisione.  

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