Almeno 400’000 persone hanno troppi debiti in Svizzera
Analizzando la banca dati di una società attiva nel campo dei controlli di solvibilità, i giornali del gruppo Tamedia hanno fatto una mappatura della situazione dell'indebitamento in Svizzera.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
La banca dati della società Crif, azienda che si occupa dell’azione antifrode, deic controlli di solvibilità e dell’informazione per aziende e privati, comprende 400’000 persone contro le quali sono state spiccate, ad esempio, dei precetti esecutivi. Non si tiene conto, invece, di chi ha solo un sollecito di pagamento o fatture in sospeso, né tanto meno di chi ha debiti ipotecari.
Sulla base di queste informazioni, il Tages-AnzeigerCollegamento esterno e gli altri giornali del gruppo Tamedia hanno pubblicato giovedì una mappa che mostra la quota di debitori e debitrici rispetto alla popolazione totale nei Comuni e nei quartieri svizzeri.
Dall’analisi emerge che i comuni con la più alta percentuale di persone con problemi di solvibilità si trovano nei cantoni di Neuchâtel, Vaud, Ticino e Berna. A capitanare l’elenco è Perrefitte (Berna), con una quota di inadempienti del 17,2%; seguono Les Verrières (Neuchâtel), al 16,8%, e Vallorbe (Vaud), al 16,7%, mentre in quarta posizione figura Bodio, in Ticino, che mette a referto 16,2%.
Puntando i riflettori sulle dieci maggiori città elvetiche la più in difficoltà appare Bienne (11,9%), seguita da Ginevra (10,0%), Losanna (8,4%) e Basilea (8,0%). Lugano (6,7%) è in sesta posizione, mentre Zurigo (4,7%) presenza un dato inferiore anche alla media Svizzera, che è di 5,7%.
Gli estensori della mappa comunque mettono in guardia: stabilire esattamente perché le cifre siano più alte in alcune città e quartieri è difficile dirlo nei singoli casi. La situazione debitoria è spesso legata al benessere sociale e al tasso di disoccupazione. In ogni caso ha poco a che fare con la regione linguistica e fattori culturali, spiega al quotidiano Pascal Pfister, direttore di Schuldenberatung Schweiz, l’organizzazione federativa di 43 istituzioni elvetiche che offrono servizi di consulenza e assistenza a persone che si trovano in difficoltà finanziarie. “Il fattore esplicativo è lo status socio-economico”. Più questo è basso, più è probabile l’indebitamento.
Le differenze tra i sessi sono notevoli. Degli oltre 400’000 debitori presenti nel database due terzi sono uomini. Questo scarto non è però osservabile in tutte le fasce d’età: tra i 18-24enni femmine e maschi sono ugualmente indebitati. I tassi più elevati sono rilevati fra gli uomini di età compresa tra i 38 e i 41 anni. E in generale gli interessati hanno più spesso debiti con il fisco o con le casse malati.
Che si tratti di uomini o donne, il rischio maggiore di indebitarsi è quando si deve affrontare una crisi, come la perdita del lavoro, una malattia o fine di una relazione. Secondo Pfister, queste situazioni sono particolarmente devastanti in combinazione con un reddito basso e con una mancanza di competenze finanziarie. Particolarmente colpite sono le famiglie monoparentali, conclude l’esperto.
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