Il Segretario generale del Consiglio d'Europa, Alain Berset, considera l'attuale situazione internazionale come un campanello d'allarme per l'Europa. Il riferimento è agli sforzi compiuti finora per ritenere la Russia responsabile dell'attacco all'Ucraina.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
Keystone-ATS
“Stiamo lavorando in tutti i modi possibili, siamo attivi con la Corte europea dei diritti dell’uomo, ma anche con un registro dei danni”, ha dichiarato Berset in un’intervista alla NZZ am Sonntag di oggi. Questa banca dati registra i crimini e le perdite subite da persone o organizzazioni in Ucraina dopo l’invasione russa del 2022, spiega l’ex consigliere federale del PS.
Attualmente sono stati registrati oltre 13’000 casi. Il registro è la base per un meccanismo di compensazione per i futuri risarcimenti, ha detto Berset ribadendo quanto già affermato in una recente intervista all’AFP, in cui parlava di una cifra di 150 miliardi di dollari inevitabilmente destinata a crescere. Anche il Consiglio d’Europa ci sta lavorando.
Berset respinge inoltre le critiche all’Europa. “Siamo più forti di quanto si continui a dire. Ma ciò che in realtà è una difficoltà e allo stesso tempo un punto di forza dell’Europa è che il nostro continente è estremamente diversificato – politicamente, culturalmente ed economicamente”, afferma. Questo rende il processo decisionale complicato e lungo.
Fondato nel 1949 con l’obiettivo di evitare che si ripetessero le atrocità della Seconda Guerra mondiale, il Consiglio d’Europa a sede a Strasburgo e conta 46 Stati membri, tra cui la Svizzera. Nel suo ambito vengono adottati accordi internazionali vincolanti come la Convenzione europea dei diritti dell’uomo. La Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) fa parte del Consiglio d’Europa.
La Russia è stata espulsa dal Consiglio d’Europa il 16 marzo 2022 a seguito dell’invasione dell’Ucraina iniziata il 24 febbraio dello stesso anno.
I liberali radicali lanciano una campagna contro l’Iniziativa per la sostenibilità dell’UDC
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Partito liberale radicale svizzero (PLR, destra) non è disposto a rischiare di annullare l'Accordo sulla libera circolazione delle persone con l'UE per moderare l'immigrazione, come previsto dalla iniziativa dell'UDC "No a una Svizzera da 10 milioni! (Iniziativa per la sostenibilità)".
La storia della cultura techno elvetica al Museo nazionale di Zurigo
Questo contenuto è stato pubblicato al
La nuova mostra del Museo nazionale svizzero di Zurigo porta i visitatori in un viaggio alla scoperta della cultura techno elvetica. Attraverso installazioni e oggetti l'esposizione ripercorre la storia di una sottocultura, trasformatasi in industria miliardaria.
Gli Stati vogliono proteggere meglio le immagini da manipolazioni
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera ha bisogno una strategia contro l’uso abusivo delle immagini, accordando particolare attenzione alla protezione dei bambini e dei giovani.
La Svizzera è il 13esimo paese più felice al mondo
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera si classifica al 13mo posto dei Paesi più felici del mondo. È quanto emerge dal World Happiness Report 2025, stilato dall'Università di Oxford, Gallup e dal Sustainable Development Solutions Network delle Nazioni Unite.
La BNS taglia di nuovo il tasso guida di un quarto di punto a 0,25%
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Banca nazionale svizzera (BNS) allenta ulteriormente la sua politica monetaria: l'istituto d'emissione ha deciso di abbassare di 0,25 punti il suo tasso guida, portandolo allo 0,25%. Si tratta del quinto taglio consecutivo nel ciclo di ribassi iniziato nel 2024.
Il numero di lupi è aumentato del 58% in Europa in 10 anni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Grazie a politiche di conservazione della fauna selvatica, i lupi in Europa sono aumentati del 58% nell'ultimo decennio, passando da 12'000 a 21'500 esemplari: paesi come Italia, Germania, Bulgaria, Grecia, Polonia, Spagna e Romania contano più di 1'000 lupi ciascuno.
Anche Roche dice addio agli obiettivi di diversità
Questo contenuto è stato pubblicato al
Anche Roche si accoda alla lunga serie di aziende che rinunciano ai loro obiettivi globali di diversità: il colosso farmaceutico afferma di reagire in tal modo alle nuove normative negli Stati Uniti.
I compensi dei CEO delle grandi aziende elvetiche sono lievitati del 21% in 10 anni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nei dieci anni trascorsi dall'entrata in vigore della normativa di applicazione dell'iniziativa popolare sulle retribuzioni abusive gli stipendi e i bonus dei dirigenti hanno continuato a crescere.
I soldi sono la principale preoccupazione delle famiglie svizzere
Questo contenuto è stato pubblicato al
Oltre ai soldi, principale preoccupazione delle famiglie elvetiche, a dare pensiero sono anche condizioni di lavoro favorevoli alla vita famigliare, scuola e violenza giovanile.
Il Parlamento chiede un aumento della franchigia dei premi dell’assicurazione sanitaria
Questo contenuto è stato pubblicato al
La franchigia minima dei premi malattia sarà aumentata affinché rispecchi meglio l'evoluzione dei costi. Dopo gli Stati in settembre, oggi anche il Nazionale ha approvato una mozione della "senatrice" Esther Friedli (UDC/SG) con 118 voti contro 70 (4 astenuti).
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.