Aiuto alle vittime: oltre 50’000 consultazioni nel 2024
L'anno scorso sono state 51'547 le consultazioni a seguito di reati contro l'integrità fisica, psichica o sessuale effettuate dai centri di aiuto alle vittime. Il dato equivale a un incremento del 5% rispetto al 2023.
Fra le oltre 50’000 consultazioni effettuate nel 2024 dai centri di aiuto alle vittime, quasi tre quarti sono state fornite a donne. Il 18% del totale era invece minorenne e poco meno della metà era di nazionalità svizzera, si legge in un comunicato diffuso martedì dall’Ufficio federale di statistica (UST).
In Ticino le consulenze sono state 660, contro le 671 dello scorso anno. Nei Grigioni invece si è passati da 869 nel 2023 a 829 l’anno scorso. Il cantone con in assoluto più richieste è stato Zurigo, con 14’284. Obvaldo si è fermato dal canto suo a 63.
Il 46% delle consultazioni ha riguardato lesioni personali o vie di fatto, mentre un terzo estorsioni e minacce o coazioni. I reati contro l’integrità sessuale hanno invece rappresentato il 30%. L’UST ricorda che un’unica consulenza può riguardare diversi reati.
Vittima e autore molto spesso si conoscono
Nella gran maggioranza dei casi – ovvero il 71% – la vittima conosceva l’autore del reato. Gli aggressori erano nel 78% dei casi uomini e in poco meno del 40% delle circostanze si trattava del marito o ex marito della vittima.
In totale sono state inoltrate 1’098 domande di indennizzo o riparazione morale. Il 71% delle richieste è stato accolto. In Ticino ne sono state inoltrate 15, nei Grigioni 4.
I Cantoni hanno versato 1,2 milioni di franchi mentre le riparazioni morali si sono attestate a 5,3 milioni, pari a un aumento complessivo dell’8,5% rispetto al 2023.
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