Aiutò a morire un’anziana sana, assoluzione definitiva
Il Tribunale federale assolve il vicepresidente di Exit Romandia.
KEYSTONE
Per la giustizia elvetica, un medico che si adopera per agevolare il suicidio di una persona in buona salute non è sanzionabile penalmente, benché abbia infranto il codice etico della sua professione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Il Tribunale federale (TF) ha definitivamente assolto Pierre Beck, ex vicepresidente dell’organizzazione di aiuto al suicidio Exit Svizzera romanda, per aver prescritto pentobarbital a una donna sana di 86 anni che voleva morire insieme al marito gravemente malato. Per il TF Beck non ha violato la Legge federale sugli stupefacenti e sulle sostanze psicotrope (LStup).
Contenuto esterno
I giudici della prima Corte di diritto penale del TF hanno respinto con quattro voti contro uno il ricorso presentato dal ministero pubblico nel febbraio dello scorso anno, che contestava l’assoluzione del medico in appello a Ginevra.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Aiuto al suicidio: quando la famiglia è tenuta all’oscuro
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il caso di Marta, venuta in Svizzera per porre fine ai suoi giorni, ha destato scalpore in Italia. La famiglia non ne sapeva nulla. Qual è la prassi in simili casi?
La corte federale non ha avuto dubbi sul fatto che l’utilizzazione del pentobarbital rientrasse nel campo d’applicazione della legge ma la norma persegue obiettivi di salute e ordine pubblico e non è mai stata pensata per regolare il suicidio assistito.
Volontà chiara della paziente
Il giudice relatore ha ricordato che prima di consegnare la sostanza letale, l’imputato aveva più volte parlato con la donna per telefono e l’aveva incontrata di persona in due occasioni.
Inoltre, l’anziana aveva ripetutamente espresso il desiderio di morire contemporaneamente al marito in fin di vita. Aveva firmato una dichiarazione in tal senso davanti a un notaio. Infine, il suo medico di famiglia aveva attestato la sua capacità di discernimento.
La donna si era autosomministrata il farmaco letale ed è deceduta insieme al marito il 18 aprile del 2017.
Il tribunale ha riconosciuto che Beck non ha rispettato le regole etiche della sua professione e le direttive dell’Accademia svizzera delle scienze mediche (SAMW/ASSM). Queste disposizioni consentono infatti al corpo medico di praticare il suicidio assistito solo in caso di morte imminente o di sofferenza intollerabile e la situazione di una persona in buona salute non è contemplata.
Ma queste regole etiche e direttive, è stato evidenziato, non hanno forza di legge e non costituiscono una base giuridica sufficiente per pronunciare una sanzione penale. Più precisamente, astenendosi dal punire il suicidio assistito, se non quando praticato per motivi egoistici, il Consiglio federale e il Parlamento, secondo la suprema corte, hanno consapevolmente lasciato una grande libertà di scegliere come morire.
Si è trattato della seconda volta in tre anni che la prima Corte di diritto penale del TF si riuniva in udienza pubblica in merito a questa vicenda. Nel dicembre 2021, i giudici federali avevano annullato la condanna di Beck per violazione della Legge federale sui medicamenti e i dispositivi medici (LATer), ma avevano chiesto al tribunale d’appello ginevrino di riesaminare il caso sulla base della LStup.
Rispettando l’ingiunzione, la Camera penale d’appello e di revisione di Ginevra, nel febbraio dello scorso anno aveva assolto Beck, considerando che il medico non avesse violato la LStup. La corte ginevrina aveva anche indicato che il mancato rispetto delle regole della sua professione, stabilite dalla SAMW/ASSM, esponevano l’imputato a sanzioni disciplinari.
Nel febbraio dello scorso anno Beck ha affermato che avrebbe agito ancora allo stesso modo in un caso simile. “Se mi trovassi di nuovo di fronte a una donna – aveva detto alla radiotelevisione pubblica romanda RTS – con una sofferenza intensa e un progetto di suicidio molto concreto, nella fattispecie per defenestrazione, l’aiuterei nuovamente per permetterle una morte dolce, senza pericoli”.
L’aria poco limpida sulle Alpi svizzere è dovuta agli incendi boschivi in Canada
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nonostante il sole, l'aria sulle montagne svizzere non è del tutto limpida. Il motivo è il fumo causato dagli incendi boschivi in Canada, che nel frattempo ha raggiunto l'Europa.
La REGA è intervenuta più di 100 volte durante la Pentecoste
Questo contenuto è stato pubblicato al
Durante il lungo fine settimana di Pentecoste, la REGA è intervenuta oltre 100 volte in Svizzera, soprattutto per soccorrere persone con malattie acute che avevano bisogno di assistenza medica aerea e di un trasporto rapido e cauto in ospedale.
Frontaliere ruba due chili di oro da una fonderia svizzera, li nascondeva nei rasta
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'operaio è riuscito a evitare il metal detector perché non veniva passato all'altezza della testa. È stato incastrato da un controllo casuale della polizia italiana.
Si aspettano due settimane delicate per la Val de Bagnes
Questo contenuto è stato pubblicato al
Rimane delicata e lo sarà anche nei prossimi giorni la situazione nell'alta Val de Bagnes, colpita dalla scorsa settimana dal maltempo e da importanti colate detritiche.
Traffico ferroviario ancora perturbato in Romandia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il traffico ferroviario era ancora fortemente perturbato stamane in Romandia a causa delle manifestazioni per la Palestina svoltesi ieri nelle stazioni di Losanna e Ginevra.
Un top manager di Novartis ha venduto azioni per 13 milioni di franchi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un alto dirigente di Novartis ha venduto azioni per un valore complessivo di 13,1 milioni di franchi: è quanto emerge dalle comunicazioni odierne della borsa svizzera.
Il Consiglio federale vuole imporre ulteriori misure a UBS
Questo contenuto è stato pubblicato al
UBS, banca di rilevanza sistemica globale, dovrà affrontare nuove restrizioni. Dovrà in particolare detenere più fondi propri per le sue filiali estere. Il Consiglio federale intende così ridurre i rischi per la Confederazione, i contribuenti e l’economia.
Questo contenuto è stato pubblicato al
I Cantoni riceveranno solo 4,2 milioni per la riscossione della tassa sul traffico pesante, invece dei 9 milioni attuali, visto che dal 2026 avranno meno compiti. In procedura di consultazione, il Ticino si era detto contrario.
Chiesto un aiuto immediato da 5 milioni per Blatten
Questo contenuto è stato pubblicato al
In segno di solidarietà per il villaggio di Blatten (canton Vallese), travolto da una frana il 28 maggio scorso, il Consiglio federale chiede, mediante un messaggio al Parlamento, l'approvazione rapida di 5 milioni di franchi a favore del Comune della Lötschental.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Alcune statistiche in futuro non saranno più disponibili in Svizzera. Lo ha annunciato oggi il Consiglio federale, precisando che l'Ufficio federale di statistica (UST) inoltre dovrà ridurre gli effettivi di una quarantina di impieghi a tempo pieno entro il 2028.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.