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Affinché le madri possano allattare più a lungo, serve un congedo maternità adeguato

Tre bambini su quattro smettono di essere allattati al seno intorno ai cinque o sei mesi.
Tre bambini su quattro smettono di essere allattati al seno intorno ai cinque o sei mesi. KEYSTONE/© KEYSTONE / GAETAN BALLY

A sostenerlo è la Commissione federale per le questioni familiari, che sottolinea il legame tra il ritorno al lavoro e la fine dell'allattamento.

Le mamme svizzere dovrebbero poter allattare più a lungo. In ragione di ciò, la Commissione federale per le questioni familiari (COFF)Collegamento esterno raccomanda di prolungare il congedo maternità nell’ambito di un congedo parentale pagato di più mesi. La durata dell’allattamento è infatti legata alla durata del congedo di maternità, scrive la COFF in un comunicato odiernoCollegamento esterno.

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) raccomanda di nutrire i neonati esclusivamente con l’allattamento al seno nei primi sei mesi di vita, seguiti – ove possibile – da un allattamento in aggiunta ai cibi solidi fino all’età di due anni. In Svizzera, la durata dell’allattamento è inferiore a queste raccomandazioni.

Tre bambini su quattro smettono di essere allattati al seno intorno ai cinque o sei mesi, o smettono di essere nutriti esclusivamente in questo modo. La fine dell’allattamento esclusivo coincide spesso con la fine del congedo maternità retribuito, che in Svizzera è di sole 14 settimane, osserva la COFF.

Più probabilità con un congedo più lungo

La Commissione federale sottolinea l’effetto negativo della fine del congedo maternità sull’allattamento al seno. Anche le disposizioni di legge che tutelano le donne che allattano sono difficili da rispettare. Molte madri non hanno infatti spazi adatti sul posto di lavoro dove poter tirare il latte.

Per consentire alle madri che lo desiderano di allattare i propri figli più a lungo, la COFF propone di prolungare il congedo maternità di alcuni mesi. La durata dell’allattamento esclusivo è direttamente collegata alla durata di questo congedo. La probabilità di allattamento al seno fino al sesto mese è del 50% più alta quando il congedo di maternità dura sei mesi.

Benefici trasversali

La COFF sottolinea inoltre che l’allattamento al seno non è vantaggioso solo per le madri e i bambini, ma anche per l’economia e il sistema sanitario. I bambini si ammalano infatti meno spesso, il che ha anche un impatto sulla presenza dei genitori al lavoro.

Inoltre, le madri che allattano più a lungo hanno tassi più bassi di cancro al seno, all’utero e alle ovaie e hanno meno probabilità di sviluppare il morbo di Alzheimer in età avanzata. Un allattamento più lungo è anche associato a un minor rischio di malattie cardiovascolari, ictus e diabete.

I potenziali risparmi nel settore sanitario sono significativi. Secondo alcuni studi, gli Stati Uniti potrebbero risparmiare 13 miliardi di dollari all’anno se il 90% delle donne allattasse al seno fino a sei mesi. Altri Paesi industrializzati hanno un potenziale di risparmio simile.

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