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Aeroporto di Ginevra, scatta la tassa per voli che partono tardi

Passeggeri all'ingresso dello scalo ginevrino.
Passeggeri all'ingresso dello scalo ginevrino. Keystone / Martial Trezzini

A partire dall'anno prossimo l'aeroporto di Ginevra esigerà una tassa dalle compagnie aeree che faranno decollare i loro aerei dopo le ore 22.

La misura, già sperimentata dal 2023, è stata concepita allo scopo di combattere l’inquinamento acustico.

Il balzello sarà compreso fra i 5’000 e i 20’000 franchi per i voli con destinazione europea e tra i 10’000 e i 40’000 per quelli intercontinentali, ha indicato il direttore dello scalo André Schneider in un’intervista pubblicata oggi dall’Aargauer Zeitung.

Il sistema, senza il pagamento effettivo, è già stato sperimentato e ha già portato a una notevole diminuzione dei decolli ritardati. “Pertanto a partire dal lancio ufficiale nel 2025 non ci saranno praticamente più tasse da pagare”, argomenta il manager.

“Le compagnie aeree hanno adattato i loro orari di volo di conseguenza il rumore è diminuito. A volte è necessaria la minaccia del bastone invece della carota”, ha aggiunto il dirigente.

L’introduzione del tariffario è stato reso possibile da una modifica del regolamento operativo. Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Datec) aveva approvato nel novembre 2022 la nuova normativa che, tra le altre cose, stabilisce un limite di rumore ammissibile.

Contro il regolamento è stato peraltro presentato ricorso, ancora pendente presso Tribunale amministrativo federale (TAF): i ricorrenti sostengono che le circa 30’000 persone che vivono vicino all’aeroporto sono esposte a un rumore eccessivo.

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