La Gucci se ne va dal Ticino
Le indiscrezioni recenti sono state confermate: il colosso francese Kering, che possiede il marchio Gucci, annuncerà a breve nuovi tagli in Ticino. La multinazionale del lusso ha ormai iniziato a smantellare e secondo nostre informazioni l'annuncio è atteso a breve, con l'ufficializzazione della chiusura dell'intero settore della logistica che in Ticino fa capo a Luxury Goods.
Si tratta di un trasferimento in Italia che avverrà per gradi su un lasso di tempo di un paio d’anni. Si parla di circa 300 posti di lavoro, quasi esclusivamente personale frontaliere, su un totale di 800 posti di lavoro in Ticino. I primi ad essere toccati dal provvedimento saranno gli impiegati amministrativi legati alla logistica della sede di Cadempino; già pesantemente coinvolta nel piano di trasferimenti in Italia annunciati lo scorso ottobre, quando erano stati soppressi 150 posti. Dopo Cadempino toccherà anche alle altre sedi, quelle di Sant’Antonino, Bioggio, e Vezia.
Altri sviluppi
Le dubbie pratiche fiscali di un gigante della moda
Secondo nostre informazioni, è imminente la comunicazione ai dipendenti da parte della direzione.
La partenza fiscale e l’addio del marchio della moda, finora primo contribuente cantonale, dovrebbe venire a costare circa 80 milioni di franchi di gettito fiscale all’anno che verranno a mancare nelle casse di Cantone, comuni e Confederazione, secondo le stime della trasmissione d’inchiesta FalòCollegamento esterno.
L’inchiesta per evasione fiscale
La decisione fa seguito ad un’inchiesta della procura di Milano a carico del brand del lusso per un’evasione fiscale di 14,5 miliardi di euro. L’indagine, avviata dagli inquirenti nel novembre 2017 e conclusa un anno dopo, è sfociata lo scorso 9 maggio in un accordo col fisco italiano che prevede un pagamento record da 1,25 miliardi di euro.
Secondo l’accusa, il gruppo Kering si è servito della società di diritto elvetico Luxury Goods International (LGI), per far tassare i ricavi in Svizzera invece che in Italia, sebbene le attività principali – cosiddette “a valore aggiunto” – si svolgessero nella penisola.
La presenza in Ticino
Kering ha scelto il Ticino come base per la logistica del marchio italiano Gucci, potendo beneficiare di un’aliquota fiscale dell’8%, secondo quanto rivelato da un’inchiesta giornalistica di Mediapart. Le società create sono due – Luxury Goods International (LGI), con sede a Cadempino, e Luxury Goods Logistics (LGL), con sede a Bioggio – e sul territorio gestiscono almeno 12 stabilimenti, il più imponente a Sant’Antonino, dove lavorano diverse centinaia di persone.
Le condizioni di lavoro
Alcune testimonianze diffuse da Modem e RSINewsCollegamento esterno hanno fatto emergere nei mesi scorsi diverse criticità relative alle condizioni di lavoro all’interno dei magazzini. Accuse che l’azienda aveva negato, sostenendo di avere, al contrario, creato “un clima di soddisfazione”, tra i dipendenti. Nessuna irregolarità rispetto alle normative sul lavoro è stata riscontrata dalla commissione paritetica, che lunedì ha diffuso una nota in meritoCollegamento esterno.
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