La televisione svizzera per l’Italia

A processo due presunti membri del sedicente Stato islamico

tribunale penale federale di bellinzona
Uno dei due imputati è ancora in carcere, mentre l'altro è libero. Keystone-SDA

Due presunti membri dell'IS, che avrebbero tra le altre cose tentato di raggiungere la Siria per unirsi al sedicente Stato islamico, andranno a processo davanti al Tribunale penale federale (TPF).

Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha fatto sapere giovedì che due presunti membri del sedicente Stato islamico, un 22enne e un 28enne del canton Zurigo, saranno processati davanti alla corte del Tribunale penale federale.

I due imputati hanno entrambi precedenti penali rilevanti, indica in una nota la Procura federale. Sono accusati di aver dapprima sostenuto il gruppo terroristico, vietato in Svizzera, e poi di esserne divenuti membri. Oltre al tentato viaggio in Siria, avrebbero svolto attività di propaganda e sostenuto finanziariamente l’IS.

I due erano stati arrestati nel giugno del 2022, finendo in carcerazione preventiva. Il più giovane è stato liberato lo scorso mese di maggio con l’adozione di misure sostitutive, mentre il 28enne è rimasto in esecuzione anticipata della pena dall’agosto 2023 al settembre 2024 e nuovamente in carcerazione preventiva fino alla promozione dell’accusa. Per lui è stata ora ordinata la carcerazione di sicurezza.

L’inizio del procedimento penale risale al dicembre 2021. Gli imputati – per i quali vale la presunzione d’innocenza, precisa come di consueto l’MPC – dovranno rispondere dei capi d’accusa di sostegno a un’organizzazione terroristica, partecipazione a un’organizzazione terroristica e ripetuto possesso di rappresentazione di atti di cruda violenza.

In possesso di una “tazkiyah”

Al 22enne viene rimproverato di aver sostenuto l’IS dall’aprile 2020 al dicembre 2021. In particolare, avrebbe gestito un canale propagandistico su Telegram, l’ottenimento e il trasferimento di fondi e la pianificazione di un viaggio verso la Siria.

Dal dicembre di tre anni fa sarebbe poi diventato a tutti gli effetti un membro dell’organizzazione jihadista, avendo tentato di entrare in Siria, passando dalla Turchia, per unirsi fisicamente ai combattimenti. Il giovane era disposto a morire come martire e aveva lasciato dietro di sé la sua vita e abbandonato tutti i suoi contatti in Svizzera. Le autorità di Ankara lo avevano però bloccato, rispedendolo nella Confederazione. Prima della sua partenza, aveva ottenuto una cosiddetta “tazkiyah”, ossia una certificazione che garantisce l’affidabilità di un nuovo membro.

Dopo il viaggio fallito, l’uomo sarebbe stato intensamente coinvolto nella produzione, traduzione, coordinamento e diffusione della propaganda dell’IS, insieme al coimputato 28enne e ad altri due soggetti residenti in Germania, che all’epoca dei fatti avevano 62 e 28 anni. Nei confronti di queste due persone è stato condotto un procedimento penale a nord del Reno.

Chat di gruppo

Secondo l’atto d’accusa, i due svizzeri avrebbero amministrato appositamente numerosi canali Telegram, tramite i quali diffondevano pubblicazioni tradotte in tedesco. Dal marzo 2022 si sarebbero inoltre inseriti nelle strutture propagandistiche ufficiali dell’autoproclamato Stato islamico, partecipando a una chat di gruppo con membri di alto rango, dai quali ricevevano istruzioni. L’iscrizione a questa chat è considerata l’istante in cui il maggiore dei due è diventato un partecipante vero e proprio dell’organizzazione.

Non solo: il 22enne e il 28enne avrebbero pure fondato, con i due uomini domiciliati in Germania, un’agenzia di comunicazione dell’ISIS per produrre materiale in lingua tedesca, destinato a essere diffuso su un sito internet che serviva come uno dei più importanti punti di distribuzione della propaganda. I due stavano anche nuovamente pianificando di raggiungere la Siria al momento del loro arresto.

Gli imputati sono infine accusati di aver contribuito al finanziamento del gruppo di matrice jihadista mediante operazioni con criptovaluta per un valore che all’epoca ammontava a 12’940 franchi. Coinvolto in tali attività anche un cittadino bosniaco, che, essendo minorenne, verrà giudicato separatamente.

Già sul radar

Come detto, i due zurighesi erano già sul radar della giustizia. Nei confronti del 22enne è stato infatti condotto un procedimento penale minorile fino all’aprile 2021: è stato condannato mediante decreto d’accusa per aver promosso l’ISIS e aver diffuso la sua propaganda nel 2019.

Il 28enne era invece imputato in un procedimento dell’MPC fino al gennaio 2022, poi abbandonato. Era in effetti sospettato di essere coinvolto nell’attentato di Vienna del 2 novembre 2020, nel quale rimasero uccise quattro persone oltre al responsabile, un simpatizzante dell’IS che aprì il fuoco con un fucile d’assalto nel centro storico della capitale austriaca. Malgrado non sia stata provata la sua implicazione in questo attacco, il diretto interessato è già stato a sua volta condannato tramite decreto d’accusa per propaganda in favore del sedicente Stato islamico.

Articoli più popolari

I più discussi

Attualità

zurigo dall'alto, scorcio

Altri sviluppi

Qui Svizzera

Archiviato il caso sulla fuga di dati del dipartimento di giustizia zurighese

Questo contenuto è stato pubblicato al La procura zurighese ha archiviato il caso riguardante la fuga di dati del Dipartimento di giustizia avvenuta nel 2022. In seguito alle indagini, le accuse non sono risultate imputabili ad alcuna persona o sono ormai in prescrizione.

Di più Archiviato il caso sulla fuga di dati del dipartimento di giustizia zurighese
treno merci

Altri sviluppi

Qui Svizzera

Si levano voci critiche contro le nuove prescrizioni sul traffico merci

Questo contenuto è stato pubblicato al Le misure annunciate ieri dall'Ufficio federale dei trasporti (UFT) per aumentare la sicurezza del trasporto merci, in seguito all'incidente nel tunnel di base del San Gottardo del 2023, scontentano l'Associazione svizzera proprietari raccordi e carri privati (VAP).

Di più Si levano voci critiche contro le nuove prescrizioni sul traffico merci
jair bolsonaro

Altri sviluppi

Qui Mondo

Jair Bolsonaro condannato a 27 anni di carcere

Questo contenuto è stato pubblicato al L’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro è stato condannato a 27 anni e 3 mesi di carcere per il fallito di colpo di Stato architettato a fine del 2022 contro l'insediamento di Lula Da Silva.

Di più Jair Bolsonaro condannato a 27 anni di carcere
loghi baloise e helvetia

Altri sviluppi

Qui Svizzera

La Comco dà il suo benestare alla fusione fra Helvetia e Baloise

Questo contenuto è stato pubblicato al La fusione tra Helvetia e Baloise, annunciata in aprile, supera un altro importante ostacolo: la Commissione della concorrenza (Comco) ha approvato l'operazione, hanno indicato oggi i due assicuratori.

Di più La Comco dà il suo benestare alla fusione fra Helvetia e Baloise
un'immagine di kirk

Altri sviluppi

Qui Mondo

“Identificato il nome del presunto killer di Kirk”

Questo contenuto è stato pubblicato al La polizia pensa di aver identificato il nome del presunto killer di Charlie Kirk. Lo riporta Cbs News citando alcune fonti, secondo le quali nessun mandato di arresto è stato finora spiccato.

Di più “Identificato il nome del presunto killer di Kirk”
L'Esecutivo, rappresentato in aula dai consiglieri federali Guy Parmelin e Martin Pfister,

Altri sviluppi

Qui Svizzera

Gaza: dal Nazionale “no” alle sanzioni, “sì” a un maggior impegno elvetico

Questo contenuto è stato pubblicato al Il Consiglio nazionale ha approvato solo una parte della mozione socialista volta a spingere la Svizzera ad agire contro le violazioni dei diritti umani a Gaza, respingendo invece le proposte più incisive come le sanzioni contro i coloni israeliani e la sospensione della cooperazione economica e militare con Israele.

Di più Gaza: dal Nazionale “no” alle sanzioni, “sì” a un maggior impegno elvetico
il modello swatch "WHAT IF...TARIFFS?"

Altri sviluppi

Qui Svizzera

Swatch replica ai dazi statunitensi con un orologio speciale

Questo contenuto è stato pubblicato al Swatch risponde ai dazi americani lanciando un'edizione speciale che gioca sulla tariffa del 39% imposta sulle importazioni di merci svizzere, promettendo di smettere di venderla "non appena gli Stati Uniti modificheranno i loro dazi doganali".

Di più Swatch replica ai dazi statunitensi con un orologio speciale
ruote del treno deragliato nel gottardo nel 2023

Altri sviluppi

Qui Svizzera

Ecco le misure per evitare deragliamenti come quello del Gottardo nel 2023

Questo contenuto è stato pubblicato al L'ufficio federale dei trasporti (UFT) ha diramato fiovedì le nuove misure di sicurezza per i carri merci, volte a evitare altri incidenti come quello avvenuto nel tunnel di base del San Gottardo nel 2023.

Di più Ecco le misure per evitare deragliamenti come quello del Gottardo nel 2023

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR