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38 misure per contenere i costi sanitari

la ministra della sanità, Elisabeth Baume-Schneider
La ministra svizzera della sanità Elisabeth Baume-Schneider. Keystone-SDA

Un pacchetto di 38 misure, frutto della collaborazione tra gli attori del settore sanitario, è stato presentato per contenere i costi della salute con un risparmio stimato di almeno 300 milioni di franchi annui, puntando sulla riduzione delle cure superflue e sulla promozione dei trattamenti ambulatoriali.

Dopo un anno di lavori, la tavola rotonda nel settore sanitario per il contenimento dei costi ha “sfornato” 38 misure in 12 settori che dovrebbero consentire risparmi per almeno 300 milioni di franchi l’anno.

Tra i provvedimenti, ridurre le cure inutili e promuovere le cure ambulatoriali.

È quanto affermato lunedì dalla ministra della sanità, Elisabeth Baume-Schneider, nel corso di un incontro coi media. Per quanto i risparmi possano sembrare poco ambiziosi, dal momento che rappresentano solo l’1% dei premi, ha spiegato la consigliera federale giurassiana, non dobbiamo dimenticare che da gennaio entrerà in vigore il nuovo tariffario per le cure ambulatoriali e nel prossimo futuro il nuovo sistema di finanziamento dei costi sanitari, da cui ci attendiamo consistenti economie. Oltre a ciò, ha sottolineato, lavoriamo costantemente al miglioramento del sistema, senza pregiudicare la qualità delle cure.

Il servizio del TG 20.00 della RSI del 27 ottobre 2025:

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Il catalogo approvato comprende misure a breve e medio termine volte a contenere i costi. Poiché la maggior parte dei provvedimenti può essere attuata direttamente dagli attori del settore sanitario, non sarà necessaria alcuna revisione di legge. In alcuni casi l’implementazione richiederà modifiche di ordinanze del Dipartimento federale dell’interno, che dovrebbero essere realizzate in tempi brevi. Il gruppo di esperti accompagnerà l’attuazione e, dove possibile, si occuperà del monitoraggio, ha sottolineato la “ministra” socialista.

Ridurre trattamenti inutili

Fra le misure citate per arginare gli oneri sanitari, la presidente della Federazione dei medici svizzeri (FMH), Yvonne Gilli, ha citato in particolare l’ulteriore sostegno alla “smarter medicine”, un concetto mutuato dagli Stati Uniti, che si prefigge di ridurre i trattamento inutili, inadeguati o altri test (come quelli sulla vitamina B12), che talvolta possono fare più male che bene.

Tra i provvedimenti contemplati figura anche la prescrizione di principi attivi da parte dei medici al momento della prima ricetta per promuovere la dispensazione di generici e biosimilari.

Costi amministrativi, cure ambulatoriali

Per quanto attiene agli assicuratori, il presidente di prio.swiss, l’ex consigliere nazionale e agli Stati zurighese liberale radicale (PLR, destra) Felix Gutzwiller, ha citato l’impegno delle casse a ridurre ulteriormente i costi amministrativi, un aspetto di cui si parla molto in pubblico.

L’obiettivo, ha spiegato, è di ridurre del 2% i costi amministrativi (oggi al 4,5-4,6% su quelli totali), pari a risparmi per 40 milioni. Per raggiungerlo, bisognerà puntare ancora di più sulla digitalizzazione e sull’intelligenza artificiale.

Circa i Cantoni, il presidente della Conferenza dei direttori e direttrici cantonali della sanità, Lukas Engelberger, ha sottolineato l’importanza di tenere a bada i costi sanitari, facendo in modo che i premi risultino sopportabili per la popolazione, anche perché i Cantoni sono chiamati a coprire parte degli oneri.

Ebbene, in futuro ci impegneremo a promuovere maggiormente le cure ambulatoriali, al fine di evitare pernottamenti in ospedale, ben più cari, ha affermato il consigliere di stato di Basilea Città. Tutto ciò prima che entri in vigore il nuovo sistema di finanziamento uniforme delle cure – EFAS, approvato dal popolo – che prevede già un maggior ricorso alle cure ambulatoriali.

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