Ferrovie federali svizzere, il direttore generale si dimette
Il CEO delle Ferrovie federali svizzere (FFS), Andreas Meyer, ha annunciato a sorpresa le proprie dimissioni. Questo non avrebbe però nulla a che vedere con i problemi e le critiche con cui l'azienda si è dovuta confrontare di recente.
Il 2019 è stato finora (e si prospetta) un anno “impegnativo”, secondo le ferrovie, e ciò anche a causa del ritardo nella fornitura dei treni bipiano di Bombardier per il traffico a lunga percorrenza e i numerosi cantieri per lavori di costruzione e di manutenzione.
Questo ha comportato da un lato la scarsità di risorse per quanto riguarda il personale e il materiale rotabile e, dall’altro, ha richiesto ai collaboratori FFS molto lavoro supplementare, viene precisato in una nota.
Molte critiche sono state recentemente sollevate nei confronti dell’azienda, ad esempio quando la canicola ha mandato nel caos il traffico ferroviario o quando, per recuperare il ritardo accumulato, alcuni treni non si sono fermati a determinate stazioni.
Il 2019 è stato inoltre offuscato dal tragico quanto assurdo incidente sul lavoro costato la vita a un controllore 54enne a inizio agosto alla stazione di Baden (nel cantone Argovia). Le FFS hanno attuato le prime misure immediate e avviato ulteriori controlli speciali. Il Servizio d’inchiesta svizzero sulla sicurezza (SISI) sta indagando sull’incidente.
+Capotreno muore trascinato da un convoglio, l’omaggio dei colleghi
Altri sviluppi
Anche le ferrovie non sopportano la canicola
Le dimissioni annunciate mercoledì dal direttore generale delle FFS Andreas Meyer non avrebbero però nulla a che vedere con quanto successo negli ultimi mesi. La decisione, comunicata a sorpresa durante la conferenza stampa sui risultati semestrali, sarebbe stata presa prima.
Il diretto interessato sottolinea inoltre che non si sta sottraendo alle proprie responsabilità e che i problemi da risolvere attualmente li affronterà personalmente, poiché resterà in carica fino alla fine del 2020.
Risultati in calo
Le FFS hanno registrato nel primo semestre di quest’anno un risultato in calo del 4,5% su base annua a 279 milioni di franchi.
I passeggeri trasportati quotidianamente dalle FFS sono stati, nel primo semestre del 2019, 1,29 milioni, in crescita del 3,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Un “buon risultato semestrale” che lascia margine di manovra per una riduzione dei prezzi e miglioramenti del servizio per ulteriori 60 milioni di franchi, comunicano le FFS.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.