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La gioventù in marcia per il clima manifesta a Davos

La marcia per il clima di 40 chilometri è arrivata martedì al suo epilogo. Centinaia di dimostranti “climatici” hanno infatti compiuto l’ultima tappa della manifestazione a sostegno dell’ambiente, che li ha portati da Klosters fino ai confini del comune di Davos.

Questo contenuto è stato pubblicato il 21 gennaio 2020 minuti
tvsvizzera.it/fra con RSI
La marcia è partita domenica da Landquart, cittadina a circa 40 Km da Davos. Keystone / Ennio Leanza

Per avvicinarsi alla città in quota più alta d’Europa i manifestanti hanno valicato il passo del Wolfgang e percorso svariati sentieri escursionistici. In taluni frangenti hanno però pure bloccato temporaneamente i tratti stradali, impedendo il passaggio alle vetture, come pure agli autobus in servizio regolare.

Greta ricorda che "la nostra casa è in fiamme"

E mentre i manifestanti per l’ambiente portavano a termine la loro impresa, nel cuore di Davos la 17enne Greta Thunberg ha nuovamente lanciato l’allarme dal Forum economico internazionale (WEF), ribadendo il concetto secondo il quale “la nostra casa è ancora in fiamme e la vostra inazione le alimenta”.

L’attivista svedese contro il cambiamento climatico, nel suo secondo intervento al WEF, si è poi chiesta “quale sarà il motivo che darete ai vostri figli per averli lasciati a fronteggiare il caos climatico che voi stessi avete provocato. Forse il target di 1,5 gradi?” Ha poi stigmatizzato che tale obiettivo “forse pareva così nocivo per l’economia da aver deciso di rinunciare a mettere al sicuro le condizioni di vita delle generazioni future senza neppure provarci”.

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