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"Non posso essere cordiale con le turiste se non vedo il loro volto"

Il consigliere di Stato zurighese Mario Fehr si è detto favorevole al divieto di dissimulare il volto in pubblico

Questo contenuto è stato pubblicato il 11 agosto 2016 - 20:47

Il burqa non deve esserci in Svizzera. È quanto sostiene il responsabile della sicurezza cantonale, nonché consigliere di Stato zurighese Mario Fehr. Le donne completamente coperte non devono essere ammesse.

"Non posso essere cordiale con le turiste se non vedo il loro volto", afferma Fehr in un'intervista pubblicata oggi dalla "Neue Zürcher Zeitung". In una società liberale tutti mostrano il proprio viso. "Non dobbiamo permettere che singoli turisti girino per la Bahnhofstrasse con le loro donne coperte", aggiunge Fehr precisando di non avere alcuna indulgenza per un comportamento del genere.

Il consigliere di Stato reputa invece "interessante" l'esperienza del Ticino con il divieto di dissimulare il viso. In Ticino il divieto è entrato in vigore il primo di luglio 2016, mentre a livello nazionale è in corso una raccolta di firme per l'iniziativa popolare "Sì al divieto di dissimulazione del viso".

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