L'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma) si sta occupando degli "Suisse Secrets" e di Credit Suisse. Indignate per contro le reazioni dell'Associazione Svizzera dei Banchieri mentre la legge svizzera sulle banche ha frenato molti media elvetici.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
Secondo le rivelazioni di un pool internazionale di giornalisti la banca elvetica avrebbe accolto per anni fra i suoi clienti dittatori, presunti criminali di guerra trafficanti di droga e di esseri umani. Credit Suisse respinge gli addebiti.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Qui Svizzera
Credit Suisse al centro del dossier “Suisse secrets”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un consorzio di giornalisti investigativi accusa l’istituto pubblicando una nuova inchiesta con il nome di “Segreti svizzeri”.
La Finma è a conoscenza degli articoli di stampa ma non commenta le singole notizie diffuse dai media, ha affermato il suo portavoce Tobias Lux. “Possiamo comunque confermare che siamo in contatto con la banca in questo contesto”, ha aggiunto Lux.
Dal 2015 Credit Suisse, ricorda la Finma, ha adottato diverse misure per rafforzare la propria conformità fiscale (“compliance”) e la lotta contro il riciclaggio di denaro. Malgrado i miglioramenti “alcuni dei quali sostanziali”, la Finma ha comunque ordinato ulteriori misure supplementari al fine “di ripristinare la situazione conforme” e nominato un incaricato per esaminarne l’attuazione.
Il Ceo dell’Associazione Svizzera dei Banchieri ‘Swissbanking’, Jürg Gasser, ribadisce che si tratta di un attacco a tutta la piazza finanziaria svizzera, e non solo a Credit Suisse. Gasser lo definisce addirittura tendenzioso perché riferito al passato, prima della fine del segreto bancario e allo scambio automatico delle informazioni.
Legge sulle banche, una museruola per la stampa
La “museruola” contemplata dalla legge svizzera sulle banche ha frenato molti media elvetici dal partecipare alle indagini sulle attività del Credit Suisse, sfociate nello scandalo “Suisse Secrets”: i giornalisti svizzeri rischiano infatti sanzioni qualora scrivessero o riportassero informazioni basate su dati rubati o trapelati illegalmente. Ora il dissenso nei confronti di questo bavaglio che di fatto limita l’informazione sta dilagando nel paese.
Le sanzioni per i giornalisti elvetici possono andare fino a tre anni di reclusione. L’articolo della legge in questione era stato voluto dal Partito liberale (da sempre vicino al mondo della finanza), che in un primo tempo aveva addirittura chiesto cinque anni di carcere per la stampa “ficcanaso”.
Ecco le reazioni del mondo bancario e le considerazioni di Carlo Lombardini, professore di diritto bancario all’Università di Losanna.
Contenuto esterno
Articoli più popolari
Altri sviluppi
Relazioni italo-svizzere
“In un mondo fuori asse l’amicizia tra Italia e Svizzera è ancora più preziosa”
Abbassare il riscaldamento per ridurre la dipendenza dal gas russo: è una proposta che vi convince? Quali altri soluzioni sarebbero attuabili?
Contrariamente ad altri Paesi europei, la Svizzera dipende solo in minima parte dal gas naturale. Questa fonte rappresenta infatti circa il 15% dei consumi energetici complessivi della Svizzera e viene usata soprattutto per il riscaldamento. Quasi la metà del gas consumato in Svizzera viene però dalla Russia e anche nella Confederazione si cercano soluzioni per…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Credit Suisse al centro del dossier “Suisse secrets”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un consorzio di giornalisti investigativi accusa l'istituto pubblicando una nuova inchiesta con il nome di "Segreti svizzeri".
Questo contenuto è stato pubblicato al
Scandali finanziari e acquisizioni azzardate pesano sui conti della grande banca elvetica, che ha chiuso il 2021 con una perdita di 1,57 miliardi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Al via davanti al Tribunale penale federale il processo contro due bulgari e due banchieri svizzeri. Tra gli imputati vi è anche Credit Suisse.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ammenda per lo scandalo mozambicano, mentre la Finma richiama all'ordine la banca nella vicenda sui pedinamenti in Svizzera.
Il presidente del Credit Suisse costretto a dimettersi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ha violato le regole Covid-19: Antonio Horta-Osório, alla testa del CdA della banca svizzera da meno di un anno, getta la spugna.
Credit Suisse subisce nuovi crolli di utile, sanzioni per 23 dipendenti
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il numero due elvetico ha di nuovo subito le conseguenze del caso Archegos e Greensill. Pubblicata l'indagine indipendente sullo scandalo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli scandali delle scorse settimane si sono riflettuti pesantemente sui conti di Credit Suisse: perdita di 900 milioni.
Greensill, insolvente, mette in crisi Credit Suisse
Questo contenuto è stato pubblicato al
Credit Suisse ha nominato un incaricato per il recupero di un credito di circa 140 milioni di dollari concesso a Greensill Capital in Australia.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.