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Trump: "Un accordo commerciale fenomenale" con Londra dopo la Brexit

Donald Trump ha incoraggiato martedì Londra a tagliare i ponti con Bruxelles, promettendo un accordo commerciale "fenomenale" dopo la Brexit. Il presidente statunitense, nel secondo giorno della sua visita nel Regno Unito, ha sottolineato il suo sostegno a Boris Johnson come successore della premier Theresa May.

Questo contenuto è stato pubblicato il 04 giugno 2019 - 21:42
tvsvizzera.it/Zz/ats/ansa con RSI (TG del 04.05.2019)
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All'indomani dell'accoglienza in pompa magna accanto alla Regina Elisabetta definita da Trump "una donna fantastica", il presidente statunitense ha promesso che svilupperà una "relazione speciale" tra Stati Uniti e Regno Unito.

Martedì è stata anche la principale giornata di protesta contro la visita del presidente statunitense e la sua politica. Vi hanno partecipato migliaia di persone. Nella foto, Trafalgar Square. Keystone / Andy Rain


Dopo aver ricevuto dalle mani della premier Theresa May una copia della Carta Atlantica, l'atto diplomatico, sottoscritto da Roosevelt e Churchill, che gettò le basi per la creazione delle Nazioni Unite, Trump si è lanciato in un discorso entusiasta a favore della Brexit.

"Il Regno unito è un grande paese e vuole avere la sua propria identità, le sue proprie frontiere e gestire i propri affari", ha dichiarato davanti al numero 10 di Downing Street. "Mentre il paese si prepara a lasciare l'UE, gli Stati Uniti si impegnano a concludere con Londra un accordo commerciale fenomenale", ha aggiunto.

Questo non senza aggiungere di considerare "tutto sul tavolo", incluso il dossier del possibile ingresso di capitali privati statunitensi nella sanità pubblica britannica, considerato alla stregua di un incubo umiliante dall'opposizione laburista di Jeremy Corbyn, ma anche da esponenti politici di altre forze, conservatori moderati compresi.

Per il resto i toni del secondo giorno di visita sono stati concilianti. Senza polemiche neppure sulle questioni in cui la sintonia con gli alleati britannici vacilla di più, dall'Iran ai cambiamenti climatici, fino alle esitazione di Downing Street rispetto al bando decretato da Washington contro la partecipazione del colosso cinese Huawei nelle forniture per la rete di telecomunicazioni 5G. "Troveremo un'intesa su tutto", ha tagliato corto Trump, smentendo le minacce d'ipotetici contraccolpi nella cooperazione d'intelligence con i servizi di Sua Maestà.

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