La pandemia dilaga in India
Con 2'771 nuovi decessi nelle ultime 24 ore l'India ha raggiunto quasi 200 mila morti dall'inizio della pandemia. Lo dicono i dati diffusi dal Ministero alla Salute secondo cui i nuovi contagi restano sopra quota 300 mila (oltre 323 mila nell'ultimo giorno).
Secondo gli esperti, i dati sono sottostimati, e sia le morti che i nuovi contagi rischiano di essere almeno il doppio di quelli riportati. Un’ inchiesta delle rete televisiva NDTV ha rivelato che la settimana scorsa almeno 1’150 decessi non sono stati inclusi nel conteggio ufficiale della capitale.
DA ricordare che i nuovi casi segnalati lunedì erano 352’991, un dato che supera il record globale segnato il giorno precedente. I decessi rispetto al giorno prima sono stati 2’812.
Nel tentativo di contenere la devastante ondata di Covid, il governo indiano suggerisce di indossare le mascherine anche nelle abitazioni private, per evitare il pericolo della trasmissione del virus. Delhi sta facendo di tutto per smorzare il panico che attanaglia il Paese per la crescita fuori controllo dei nuovi positivi.
Emergenza crematori
È emergenza nei crematori indiani, dalla capitale, Delhi, alle altre grandi città. Da giorni le strutture autorizzate non riescono più ad accettare i cadaveri per lo svolgimento dei riti funebri secondo la tradizione induista. Manca ormai la legna per le pire, mentre i crematori elettrici funzionano a pieno ritmo 24 ore su ventiquattro.
Gli operatori dei più grandi crematori della capitale stanno aggiungendo nuove piattaforme, ma i familiari delle vittime pubblicano sui social le immagini strazianti delle pire “fai-da-te”, che nella notte bruciano illegalmente lungo le rive del già inquinatissimo fiume Yamuna.
Non resta un metro di terra libero neppure nei cimiteri musulmani e cristiani della capitale, che spesso sono affiancati gli uni agli altri: “È la prima volta che accade da quando questo cimitero esiste”, ha detto il responsabile dello storico Jadid Qabristan Ahle Islam, il famoso cimitero musulmano di Delhi sovrastato dalla metropolitana. “I parenti ci supplicano di seppellire i loro defunti, ma non abbiamo proprio più spazio”.
Paesi a rischio
Nella lista dei Paesi a rischio per la loro situazione epidemiologica stilata dall’Ufficio federale della sanità pubblica è stata aggiunta l’India, nazione messa in ginocchio dal coronavirus. Le persone che entrano in Svizzera in provenienza dagli Stati o dalle regioni che vi compaiono devono fra le altre cose sottoporsi a un periodo di quarantena.
Come già noto, l’elenco subirà ulteriori cambiamenti dal 3 maggio. Da questa data verranno infatti considerati a rischio pure Argentina, Capo Verde, Egitto, Messico e Qatar.
tvsvizzera.it/fra con RSI
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