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USA, il Senato boccia il bilancio: è ‘shutdown’

Immagine dell edificio del Senato USA al tramonto, con transenne in primo piano
Tramontata la possibilità di un accordo con i dem, sospesi alcuni servizi federali. Keystone

Negli Stati Uniti, la mancata approvazione al Senato del provvedimento sul bilancio di governo ha innescato venerdì il cosiddetto shutdown. Gli uffici amministrativi federali saranno chiusi.

La risicata maggioranza repubblicana alla camera alta infligge un nuovo colpo al presidente Trump. Una riduzione o sospensione di servizi governativiCollegamento esterno si era verificata l’ultima volta nel 2013, con Barack Obama presidente. Non era però mai accaduto con un partito che controlla entrambi i rami del Congresso.

La misura è stata bocciata con 50 voti a 49. Ne servivano 60 per approvare il testo, respinto anche da quattro senatori repubblicani. Trump punta comunque il dito contro i democratici, che -aveva twittato- “vogliono lo shutdown per sminuire il successo dei tagli alle tasse e ciò che comportano per la nostra economia in crescita”.

La questione dei ‘dreamer’

La portavoce della Casa Bianca, nell’imminenza del voto e con la consapevolezza che non c’era alcuna chance, aveva poi affermato in un comunicato: “Non negozieremo lo status di cittadini illegali mentre i dem tengono i nostri cittadini ostaggio di richieste incoscienti. Questo è comportamento da ostruzionisti”.

Il riferimento è ai dreamer, i figli degli immigrati irregolari, sui quali l’opposizione chiedeva un accordo bipartisan dopo che Trump ha cancellato il programma di Obama per la loro protezione. I dem accusano il presidente di aver ignorato anche altre priorità, come il rinnovo della copertura sanitaria per nove milioni di bambini.

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In caso di shutdownCollegamento esterno, generalmente il governo federale USA cerca di continuare a garantire i servizi essenziali: sicurezza nazionale, giustizia, sanità, pensioni e traffico aereo. Non tutti i dipendenti di questi settori però continuano ad essere pagati.

Il Pentagono ha anticipato che i militari in servizio attivo restano al loro posto (senza retribuzione), tuttavia ci sarebbero conseguenze su addestramento, manutenzione e intelligence. Metà degli 800 mila dipendenti civili saranno invece messi a riposo.

Pure metà degli 82 mila dipendenti della Sanità potrebbero essere mandati a casa per un po’, come accadde nel 2013 al 90% dello staff del Fisco, dove furono ritardate dichiarazioni dei redditi per 4 miliardi di dollari. I Parchi nazionali dovrebbero chiudere.

A nulla era valso un incontro dell’ultima ora nello Studio ovale, tra Trump e il leader della minoranza democratica al Senato Chuck Shumer.

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