A un anno dal voto per l'indipendenza, proteste hanno preso il via in varie zone della Catalogna fin dal primo mattino: i separatisti convocati via social dai Comitati per la Difesa della Repubblica (Cdr) hanno bloccato le principali strade, autostrade e ferrovie del nordest. Ma cosa resta dopo un anno?
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/fra con RSI
Contenuto esterno
I disagi maggiori a Girona, a nord di Barcellona,dove centinaia di attivisti hanno occupato i binari dell’alta velocità, mentre la polizia locale tentava di impedire l’accesso alla stazione. Blocchi stradali hanno interessato l’autostrada AP-7,principale arteria che collega con il confine francese, e le strade centrali di Leida e Barcellona, dove è prevista una grande manifestazione unitaria convocata dal presidente della Generalitat, Quim Torra, a partire dalle 18.30 di lunedì, preceduta da vari appuntamenti ufficiali.
Per le 22 di stasera gli universitari hanno indetto una “cacerolada” per chiedere la scarcerazione dei politici secessionisti ancora in prigione. La mobilitazione è però già in atto: i Cdr hanno dato il via già alle 7 a tre ‘azioni a sorpresa’ in contemporanea in diversi punti della capitale: piazza Catalunya, il Mercado di Santa Caterina e piazza la plaza Letamendi. Migliaia di studenti presidiano pacificamente le strade di Barcellona, dove è previsto anche un corteo dai Jardinets de Gracia.
Quim Torra e il resto del governo catalano erano invece lunedì mattina intorno alle 9 a Sant Julià de Ramis, dove la polizia intervenne un anno fa, davanti alle telecamere indiretta, per impedire con la violenza di esercitare il diritto di voto. Era il seggio dove avrebbe dovuto votare Puidgemont, che aveva poi depositato altrove la sua scheda. Sul posto, uno striscione dei separatisti con scritto: “Non dimenticheremo, non perdoneremo”.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Puigdemont ospite d’onore degli autonomisti giurassiani
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il catalano è stato accolto calorosamente da centinaia di persone. L’ospite d’onore della festa del popolo ha firmato moltissimi autografi e scattato decine di “selfies”. Il suo discorso è stato un elogio al coraggio e alla fraternità e non ha citato direttamente la questione che forse più di tutte interessa i presenti, quella della città…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Puigdemont che l’anno scorso era quasi riuscito a spaccare la Spagna, proclamando il 27 ottobre per un giorno l’indipendenza della Catalogna, è di nuovo libero di andare ovunque. Meno che in Spagna ovviamente, dove è sempre in vigore un mandato di arresto contro di lui e contro i suoi 5 ex ministri in esilio. Il giudice…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Salvo colpi di scena, Torra, giornalista come Puigdemont, sarà eletto al secondo turno dal parlamento regionale la settimana prossima. Il presidente dell’assemblea, Roger Torrent, venerdì compie un giro di consultazioni dei leader politici e convoca i deputati per i due turni dell’investitura. Il primo, a maggioranza assoluta, probabilmente andrà a vuoto. Torra con ogni probabilità…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Parlament catalano, riunito in sessione urgente, ha dunque chiesto la liberazione di Carles Puigdemont, detenuto in Germania, e degli altri leader indipendentisti in carcere a Madrid. In una risoluzione approvata per iniziativa dei gruppi indipendentisti, l’assemblea ha inoltre sancito il diritto di Puigdemont di essere rieletto presidente della Catalogna contro il veto di Madrid. Questo…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Tutti formalmente incriminati per presunta ‘ribellione’ da Llarena. Rischiano 30 anni di carcere per avere portato avanti pacificamente il progetto politico dell’indipendenza. L’arresto di Turull è un durissimo colpo per il funzionamento delle istituzioni della Catalogna, in pieno caos e sempre senza governo a oltre tre mesi dalle elezioni del 21 dicembre. Con Turull sono…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La riunione del “Govern” si terrà a porte chiuse. Dal canto suo il premier spagnolo Mariano Rajoy vede oggi i leader di Psoe e Ciudadanos, Pedro Sanchez e Albert Rivera, i due grandi partiti spagnoli che appoggiano dall’opposizione la sua strategia in Catalogna. I tre devono concordare nuove misure. Rivera ha chiesto a Rajoy di…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Migliaia di sostenitori dell'indipendenza hanno esultato questa notte a Plaza Catalunya di Barcellona all'annuncio dei risultati del referendum.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.