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La rabbia di Atlanta per l’assassinio di Brooks

Un uomo di colore davanti al fast food in fiamme con un cartello: Perseguite la polizia
"Perseguite la polizia": il licenziamento dell'agente killer, la sospensione del suo collega e le dimissioni del capo della polizia non sono bastati a placare gli animi. 2020 Atlanta Journal Constitution

Rayshard Brooks è stato raggiunto da due colpi di arma da fuoco alla schiena. È quanto rivela l'autopsia dell'afroamericano ucciso dalla polizia ad Atlanta venerdì scorso.

Brooks è morto per danni ad alcuni organi e la conseguente emorragia. La causa del decesso, secondo il medico legale che bolla il caso come omicidio, sono appunto i colpi alla schiena.

Atlanta in fiamme

Il ristorante Wendy’s, dove Rayshard Brooks è stato ucciso, in fiamme. L’autostrada attorno alla città bloccata. Migliaia di persone in piazza ad urlare la loro rabbia per l’ennesima morte per mano della polizia. Sono state ore di fuoco quelle di domenica sera ad Atlanta: il licenziamento dell’agente killer Garrett Rolfe e la sospensione del suo collega Devin Brosnan non bastano a placare gli animi.

Cadono nel vuoto anche le parole del sindaco Keisha Lance Bottoms, che ha condannato l’uso ingiustificato della forza letale, e le dimissioni del capo della polizia Erika Shields. 

I manifestanti continuano a chiedere giustizia, accusano la polizia di razzismo e ne pretendono un’ampia riforma. Richieste che uniscono Atlanta al coro di voci che si alza da tutta America, dove le proteste per la morte di George Floyd, e ora di Rayshard Brooks, proseguono notte e giorno.

I fatti

La polizia ad Atlanta è intervenuta proprio per la segnalazione di un uomo che dormiva nella sua auto, con la quale ostacolava la circolazione di altri clienti di Wendy’s. 

Nuovi video dell’incidente che continuano a spuntare sul web mostrano Brooks parlare in tono amichevole con gli agenti: “Ho bevuto qualche bicchiere, è il compleanno di mia figlia…”, dice l’afroamericano dopo essere risultato positivo al test alcolico. 

“Posso tornare a casa a piedi, non voglio violare alcuna regola”, aggiunge. Poi i toni cambiano. Gli agenti cercano di ammanettarlo, lui si ribella e sottrae a uno dei poliziotti il taser che cercavano di usare contro di lui. Sono istanti di colluttazione, poi Brooks con il taser in mano si allontana. Le immagini successive riprendono il poliziotto che lo rincorre, i tre colpi di pistola sparati e Brooks a terra esanime.

Il 27enne afroamericano avrebbe dovuto festeggiare sabato il compleanno di sua figlia maggiore portandola a pattinare. Ma la bimba di otto anni, hanno raccontato i legali della famiglia, ha atteso il padre invano. 

Sul tema, il servizio del telegiornale:

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