In Turchia continua la repressione del governo contro i presunti sostenitori del fallito colpo di stato del 15 luglio. Erdogan torna a prendersela con la stampa: sono almeno 42 i giornalisti nei confronti dei quali è stato emesso un mandato di arresto perché sospettati di simpatizzare per Fetullah Gülen, il religioso esiliato negli Stati Uniti accusato di essere la mente del golpe.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Turchia, un’informazione libera è possibile?
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Turchia dopo il tentato golpe del 15 luglio, continuano le purghe volute dal presidente Erdogan. E’ di oggi la notizia dell’arresto -sulle rive del Mar Nero- di Halis Hanci, il braccio destrro di Fethullah Gülen, il più acerrimo nemico del presidente. Nel mirino delle purghe – in questi giorni – sono finiti anche molti…
Questo contenuto è stato pubblicato al
È venerdì. In Turchia, come in tutti i paesi islamici, è giorno di preghiera. Qui è il primo venerdì dopo il tentato colpo di stato della scorsa settimana. Durante il fallito golpe, le moschee avevano invitato la gente a scendere in piazza contro i golpisti e a favore di Erdogan. Da quando è al governo,…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Turchia ha adottato lo stato d’emergenza, in vigore da oggi, giovedì, e per i prossimi 3 mesi. Una misura annunciata in seguito al fallito colpo di stato di venerdì, mentre continua la repressione da parte del governo con arresti e licenziamenti. La comunità internazionale invita a rispettare lo stato di diritto e Berna ha…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.