Negli Stati Uniti ha avuto luogo il terzo dibattito fra i candidati democratici alla Casa Bianca, l’ultimo di quest’anno. I candidati sono tre (Sanders, Clinton e O’Malley), ma la “battaglia” da tempo appare circoscritta a due: Sanders e Clinton. E quest’ultima emerge sugli altri per forza e trasversalità.
Durante la serata, la Clinton l’ha fatta da padrona e non ha mancato di lanciare aspre critiche all’indirizzo di colui che continua ad essere il candidato più forte dei repubblicani, ovvero Donald Trump: “più armi non rendono gli americani più sicuri”, ha detto l’ex segretaria di Stato e, poi l’attacco diretto al magnate: “Trump è il primo reclutatore dell’Isis. Lo stato islamico ricorre al video in cui Trump insulta i musulmani per reclutare nuovi jihadisti”.
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Hillary Clinton verso la presidenza
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Negli Stati Uniti Hillary Clinton sta deponendo in questo momento davanti alla Commissione parlamentare che indaga sull’attacco alla sede diplomatica di Bengasi del 2012, attacco nel quale erano morti quattro funzionari tra cui l’ambasciatore statunitense in Libia. Un’inchiesta che per i democratici ha l’unico scopo di nuocere alla candidatura alla presidenza dell’ex segretaria di stato.
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A Las Vegas è andato in scena il quinto dibattito tra i candidati repubblicani alla presidenza, il primo dopo gli attentati di Parigi e di San Bernardino. Inevitabile quindi che a dominare la serata siano state proprio le posizioni degli aspiranti presidenti in materia di sicurezza nazionale e di lotta al terrorismo.
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