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Strasburgo, nuovo fermo ma l’attentatore è introvabile

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Questo contenuto è stato pubblicato il 13 dicembre 2018 - 21:08
tvsvizzera/reuters/spal con RSI (Tg del 13.12.2018)

Le forze dell’ordine oggi hanno continuato senza successo la caccia a Cherif Chekatt, il presunto autore dell’attacco terroristico di martedì sera al mercatino di natale di Strasburgo in cui sono morte tre persone e altre 13 sono rimaste ferite, di cui cinque in modo grave (tra cui il giornalista italiano Antonio Megalizzi).

Nel corso del pomeriggio la polizia ha condotto una vasta operazione nel quartiere di Neudorf dove gli inquirenti ritenevano che si fosse nascosto l’attentatore ma nessun risultato tangibile sembra essere stato raggiunto. Sempre viva la pista che porta in Germania dove il terrorista ha dei contatti e dove potrebbe aver cercato di riparare.

Intanto la Procura di Parigi ha annunciato che una quinta persona è stata fermata in relazione all’attentato perpetrato in Alsazia. Si tratterebbe di un conoscente del fuggitivo che lo avrebbe ospitato la vigilia dell’azione terroristica, che si aggiunge ai familiari dell’omicida - padre, madre e due fratelli già trattenuti dagli agenti.

Un altro fratello, anch’egli schedato come radicalizzato, è assiduamente ricercato dai servizi di sicurezza. Nell’ambito dell’inchiesta sono state sentite anche due sorelle di Cherif Chekatt e perquisite alcune abitazioni nella regione della capitale. In una di queste, nel centralissimo boulevard Raspail, vive proprio una delle sorelle del fuggiasco.

Il bilancio ufficiale riferisce finora di tre morti: secondo i media locali si tratterebbe di un turista thailandese giunto in Francia con la moglie il giorno prima dell’attentato, un impiegato del Crédit Agricole ucciso all’uscita del ristorante in cui aveva appena cenato con coniuge e figlio e un meccanico di origine afghane, cui il killer ha sparato alla testa mentre teneva in braccio il figlioletto di 3 anni. Una quarta persona verserebbe in stato di morte cerebrale.

Riguardo il giornalista 29enne Antonio Megalizzi, che è tenuto in coma farmacologico, i sanitari hanno fatto sapere che un proiettile si è conficcato alla base del cranio e non risulta operabile. Per la sua sorte saranno decisive le prossime 48 ore.   

 

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