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Assalto tentato all’ambasciata USA a Baghdad

Manifestanti davanti all ambasciata USA a Baghdad
Manifestanti davanti all'ambasciata USA a Baghdad Copyright 2019 The Associated Press. All Rights Reserved.

L'ambasciatore e parte del personale dell'ambasciata USA sono stati evacuati dal complesso diplomatico a Baghdad nel corso di una manifestazione, cui hanno preso parte migliaia di persone, contro i bombardamenti di domenica alle postazioni di un gruppo armato sciita nella parte occidentale del paese.


I dimostranti avevano lanciato pietre verso l’edificio diplomatico e dato fuoco alla garitta all’entrata dell’ambasciata ma non sono riusciti a penetrare dall’entrata principale per la reazione delle forze di sicurezza che hanno lanciato bombe lacrimogene sugli assalitori. Successivamente sono intervenute anche formazioni antiterrorismo addestrate ed equipaggiate da Washington.

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Secondo una ricostruzione i combattenti e i militanti della brigata Hezbollah, che partecipavano al corteo funebre delle vittime dei raid americani, sono penetrati nella zona di sicurezza verde della capitale irachena dove si trovano ambasciate e palazzi governativi, senza incontrare opposizione da parte delle forze regolari. Hanno quindi assaltato la garitta all’entrata dove la sicurezza filtra gli accessi all’ambasciata e dato fuoco alle installazioni esterne e si sono impadroniti delle telecamere di sorveglianza. I militari americani all’interno dell’edificio hanno dapprima sparato in aria alcuni proiettili e poi hanno lanciato lacrimogeni per disperdere i dimostranti.

Gli attacchi statunitensi di domenica contro le installazioni Kataib Hezbollah, in risposta alla morte di un civile statunitense in un attacco a una base miliare irachena, hanno ucciso 25 persone e ne hanno ferite altre 55. Alcuni dirigenti del movimento Kataib Hezbollah hanno partecipato alla manifestazione di martedì nel corso della quale alcune bandiere del movimento sciita sono state appese ai cancelli dell’ambasciata.

L’Iran sta orchestrando un attacco all’ambasciata americana in Iraq, ha scritto su Twitter Donald Trump che riterrà “pienamente responsabile” Teheran per quanto sta avvenendo. Il presidente USA si aspetta inoltre che “l’Iraq impieghi le sue forze per proteggere l’ambasciata”.

Da parte sua il segretario di Stato Mike Pompeo ha avvertito che Washington “proteggerà e difenderà i suoi cittadini che sono sul posto per sostenere un Iraq sovrano e indipendente”. Il primo ministro dimissionario Adel Abdel Mahdi e il presidente Barham Saleh hanno detto al segretario di Stato che si assumeranno la responsabilità di garantire la sicurezza degli impiegati e delle strutture americane”.

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