Per la prima volta dalla morte del dittatore Francisco Franco, 40 anni fa, e dal ritorno della democrazia nessuno è in grado di prevedere da chi la Spagna sarà governata dopo le cruciali politiche di domenica: alle elezioni precedenti le cose erano chiare, vincevano i socialisti o i popolari, e dirigevano il paese. Da questa domenica invece nulla sarà più come prima. Non solo per l’irruzione sulla scena politica dei due partiti anti-casta Podemos e Ciudadanos che hanno trasformato il gioco da bipolare a quattro. Ma i sondaggi fanno temere che da lunedì il paese possa essere difficilmente governabile e sia necessario tornare alle urne. L’esercito degli indecisi, sconcertati dal nuovo quadro politico, fino a pochi giorni fa dato al 41%, complica ulteriormente ogni possibile previsione.
Il ministro degli interni Jorge Fernandez Diaz ha detto che è stato previsto un “dispiegamento molto intenso” di forze di sicurezza per la giornata elettorale, con un dispositivo che coinvolgerà oltre 90mila agenti.
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