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Scandalo tangenti alla FIFA, arresti a Zurigo

Gli USA indagano sui diritti tivù e la procura svizzera sull'assegnazione dei mondiali in Russia e Qatar. Pesanti ombre sull'operato di Blatter, "Non è coinvolto"

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Un’inchiesta condotta dalla giustizia statunitense sta facendo tremare i vertici del calcio mondiale. All’alba è scattata un’operazione che ha portato all’arresto nel lussuoso Hotel Baur au Lac di Zurigo di sei alti responsabili dell’organizzazione mondiale, tra le 14 accusate formalmente negli USA per corruzione, che sono ora in attesa di estradizione. Gli inquirenti statunitensi ritengono che gli indagati, rinviati a giudizio davanti alla corte di Brooklyn (New York), abbiano ricevuto in vent’anni tangenti per oltre cento milioni di dollari in relazione alla sponsorizzazione e commercializzazione, anche sui canali televisivi, di eventi sportivi negli USA e in Sudamerica.

Nelle stesse ore la Procura federale svizzera ha fatto sapere di aver aperto un procedimento penale contro ignoti, secondo l’espressione utilizzata da fonti giudiziarie elvetiche, per sospetta gestione sleale e riciclaggio di denaro in merito all’attribuzione dei Mondiali di calcio 2018 in Russia e 2022 in Qatar. L’indagine, formalmente autonoma da quella in corso negli Stati Uniti, ha portato al sequestro di diverso materiale e documenti in formato elettronico dalla sede zurighese della FIFA.

Nel corso di una conferenza stampa indetta d’urgenza da parte della massima organizzazione calcistica è stato sottolineato che il presidente Sepp Blatter, la cui rielezione è prevista per venerdì, “non è coinvolto” nell’inchiesta condotta dalla giustizia statunitense. Secondo media americani però l’uomo forte del calcio mondiale risulta indagato dall’FBI statunitense, anche se non figura tra le 14 persone, tra cui due vicepresidenti della FIFA, per le quali è stata formalizzata un’imputazione. La FIFA ha comunque confermato sia l’assegnazione dei prossimi due mondiali, sia la data, venerdì prossimo, dell’elezione del suo presidente tra i due candidati, l’uscente Sepp Blatter e il principe giordano Ali bin al-Hussein.

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