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Dieselgate, Volkswagen davanti alla Cassazione tedesca

A quasi cinque anni dallo scandalo dei veicoli diesel truccati la più alta istanza giuridica tedesca entra nel merito sull'indennizzo dei clienti raggirati da Volkswagen (VW), una tappa cruciale per migliaia di loro che chiedono un rimborso.

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Il caso su cui la corte emetterà un verdetto è quello del 65enne Herbert Gilbert e del suo VW Sharan diesel acquistato nel 2014. Quando, nel settembre del 2015, Volkswagen ha ammesso di aver equipaggiato sui suoi veicoli dei software atti a nascondere le effettive emissioni inquinanti, Gilbert non ci poteva credere. “Sono cinquant’anni che la mia famiglia si spostava con Volkswagen”, ha affermato.

Il pensionato chiede un rimborso del prezzo d’acquisto dell’automobile e accusa la ditta di averlo truffato.

Per bocca del giudice Stephan Seiters, la Corte di Karlsruhe ha sottolineato all’apertura dell’udienza che molte delle argomentazioni di Volkswagen non sono applicabili. Il verdetto, atteso prossimamente, potrebbe avere pesanti conseguenze sul costruttore. Le procedure individuali simili a quelle di Gilbert sono 68’000.

Uno scandalo costato oltre 30 miliardi

La procedura in questione è iniziata nell’ottobre del 2017, quando Gilbert ha richiesto l’indennizzo al tribunale regionale, che l’aveva respinta. La corte d’appello gli aveva però dato ragione e ha ordinato a VW di pagare al pensionato 25’616 euro (circa 5’000 euro in meno del prezzo di acquisto) e di riprendersi il veicolo. VW ha presentato ricorso.

L’udienza di martedìa meno di una settimana dall’accordo raggiunto dal gruppo VW con altri 235’000 clienti per una somma vicina ai 750 milioni di euro. Con indennizzi che vanno dai 1350 ai 6250 euro in base al modello aquistato.

Una somma modesta rispetto agli oltre 30 miliardi che il dieselgate è già costato all’azienda.

Sempre in ambito civile, anche gli investitori chiedono un rimborso per il crollo in borsa spettacolare subito dal titolo VW in seguito allo scandalo. Questa procedura è iniziata nel settembre 2018 e dovrebbe durare ancora mesi.

In ambito penale, questo scandalo è in attesa ancora di un epilogo. L’attuale amministratore delegato di VW Herbert Diess, il presidente del consiglio di sorveglianza Hans Dieter Pötsch, l’ex patron di VW Martin Winterkorn e l’ex CEO di Audi Rupert Stadler sono indagati e alcuni sono in attesa di un processo.

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