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Trump sotto la lente di Mueller, ex direttore dell’FBI

Il Dipartimento di giustizia statunitense ha nominato Robert Mueller, ex direttore dell’FBI, come procuratore speciale con l'incarico di sovrintendere le indagini sulle interferenze di Mosca con le elezioni presidenziali americane del 2016, vinte da Donald Trump.

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Robert Mueller gode non solo di una enorme stima all’interno del bureau investigativo che ha guidato per dodici anni, ma anche di un consenso bipartisan per le sue indiscusse capacità professionali.

“Le indagini dimostreranno che non c’è stata nessuna collusione tra la mia campagna ed alcuna entità straniera”, ha commentato Donald Trump in una nota diffusa dalla Casa Bianca 90 minuti dopo l’annuncio della nomina.

“Spero che questa questione si chiuda rapidamente. Nel frattempo – aggiunge il presidente americano – non smetterò mai di combattere per la gente e per le questioni che più importano per il futuro del Paese”.

Mueller, direttore dell’FBI dal 2001 al 2013, è conosciuto per la sua scrupolosità. Keystone

Grande indipendenza

Ma inevitabilmente la mossa del Dipartimento di giustizia, motivata anche dalla necessità di calmare le acque e di rassicurare l’FBI dopo il licenziamento di James Comey, non tranquillizza la Casa Bianca. Anzi, non può che preoccupare il presidente. Mueller infatti godrà di una enorme indipendenza, più grande di quella che avrebbe avuto il ministro della giustizia Jeff Sessions, costretto alcune settimane fa a un passo indietro per il suo coinvolgimento diretto nel Russia Gate.

L’ex capo dell’FBI avrà infatti la facoltà di decidere fino a quale punto consultarsi e informare il Dipartimento di giustizia sugli sviluppi delle indagini. E queste potrebbero subire un’accelerazione con risvolti inediti.

La nomina di Mueller – dimessosi dal suo lavoro in un’azienda privata per evitare ogni conflitto di interesse – viene incontro anche all’insistente pressing dei democratici che a gran voce chiedono da settimane indagini più indipendenti e trasparenti. Indagini che dovrebbero subire un impulso non da poco, visto la fama di rude e scrupoloso investigatore che Mueller ha maturato all’FBI dal 2001 al 2013.

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