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Rio, emergenza finanziaria a 50 giorni dai Giochi

Il governatore dello Stato: "rischiamo un crollo totale in settori come sicurezza pubblica, sanità e trasporti"

Questo contenuto è stato pubblicato il 18 giugno 2016 minuti

In Brasile, lo Stato di Rio de Janeiro è ufficialmente in emergenza finanziaria quando mancano 50 giorni dall'apertura delle Olimpiadi. A rischio ci sarebbero gli impegni presi per la preparazione dei Giochi e anche i servizi pubblici essenziali.

Il governatore dello Stato di Rio non usa mezzi termini: la regione è sull'orlo di una "calamità pubblica". "Ho dovuto dichiarare l'emergenza finanziaria", spiega il governatore Francisco Dornelles. "Non solo rischiamo di non poter finire in tempo le infrastrutture per le Olimpiadi, ma anche un crollo totale in settori come sicurezza pubblica, sanità, trasporti".

Una crisi, per gli esperti, con delle cause profonde: "Il Brasile sta vivendo una grave recessione", osserva l'economista Istvan Kasznar. "A questo si aggiunge il crollo dei prezzi del petrolio - che ha fatto diminuire le entrate dello Stato. Se poi aggiungiamo gli enormi costi per le Olimpiadi, arriviamo all''emergenza finanziaria".

Per poter rispettare gli impegni presi per i Giochi saranno dunque necessari fondi aggiuntivi. Il presidente brasiliano Michel Temer ha promesso un'iniezione di aiuti finanziari federali per portare a termine i lavori e garantire i servizi di base, senza però specificarne la portata.

Ma anche se gli organizzatori assicurano che non ci saranno ritardi, questa ennesima crisi rischia di pesare sull'apertura delle Olimpiadi, prevista fra meno di due mesi.

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