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Stati Uniti, naufraga la revoca dell'Obamacare

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La riforma sanitaria statunitense conosciuta come ’Obamacare’ non sarà spazzata via: il leader della maggioranza repubblicana al Senato USA, Mitch McConnell, ha annunciato martedì la rinuncia al nuovo tentativo di revocarla e sostituirla. Tre senatori del partito del presidente Trump avevano infatti annunciato che avrebbero votato contro la proposta di legge e i conservatori non dispongono così dei voti necessari.

Questo contenuto è stato pubblicato il 27 settembre 2017 - 09:05
tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 26.09.2017)

Il testoLink esterno prevedeva il taglio di decine di miliardi di dollari in sussidi federali e avrebbe privato milioni di cittadini della copertura sanitaria.

Mentre fuori dal Congresso malati cronici, disabili in carrozzina e attivisti manifestavano contro l’ennesimo tentativo di cancellare Obamacare, dentro le mura del Senato il nuovo disegno di Legge sanitaria sbatteva contro il ‘no’ di tre conservatori.

“Per me era chiaro che la nuova proposta non offriva una soluzione al problema”, dichiara la senatrice repubblicana Susan Collins. “Avrebbe messo a rischio l’accesso alle cure sanitarie per i cittadini più vulnerabili”.

"Cercherò un compromesso coi democratici"

Non è la prima volta che le divisioni all’interno del ‘Grand old party’ impediscono a Donald Trump di mantenere la sua promessa elettorale di affossare la riforma varata dal predecessore Barack Obama.

Trump che lancia un ultimatum ai suoi: “Se fallirete nell’abolire l’Obamacare, lavorerò per un compromesso con i democratici”, alludendo a quanto fatto di recente sulla questione dei minorenni entrati illegalmente negli Stati Uniti, quando trattative del Presidente con l’opposizione spiazzarono il partito nelle cui file è stato eletto.

Democratici che invocano un “dialogo bipartisan, ecco cosa si dovrebbe fare per risolvere il problema”, commenta la senatrice Claire McCaskill. “Purtroppo i repubblicani sembrano più preoccupati di tagliare i programmi di sussidi federali per le fasce meno abbienti invece che aiutare le persone a trovare una copertura sanitaria adeguata”.

I tweet velenosi a McCain

Tra i repubblicani che hanno detto ‘no’ al nuovo disegno di Legge sanitaria figura, ancora una volta, l’ex candidato alla presidenza John McCain, sofferente per un tumore al cervello e accusato da Trump di tradimento in una serie di tweet.

“La vita è troppo breve per prendersela se qualcuno ti offende”, ha reagito McCain. “E quando in ballo c’è una cosa importante come la salute dei cittadini, non mi preoccupo della mia relazione personale con il presidente”.

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