Negli Stati Unit la corsa alla nomination in vista delle presidenziali di novembre continua con una sopresa in casa democratica: Bernie Sanders ha battuto Hillary Clinton nello stato industriale del Michigan. In casa repubblicana Trump sbaraglia ancora una volta agevolmente i rivali.
Michigan, la roccaforte dell’industria automobilistica americana ha scelto lui, il senatore democratico socialista. Bernie Sanders ha strappato a Hillary Clinton uno stato decisivo, sconfessando le previsioni per un’altra vittoria dell’ex segretaria di Stato e vincendo dopo uno spoglio al cardiopalma, 50% dei voti a Sanders, 48% invece a Clinton.
“Questa è stata una notte fantastica”, ha commentato Sanders. “Questo significa che la rivoluzione politica di cui parliamo riceve un eco forte in tutto il Paese”.
Un risultato che mostra come Bernie Sanders abbia delle chances nel resto della Rust Belt, la zona dei vecchi stati industrializzati ora in declino degli Stati Uniti, il Midwest come l’Ohio, in cui si voterà martedi prossimo. Sanders dunque spina nel fianco per Hillary, che nella sua corsa alla nomination non può permettersi distrazioni.
Chi invece può considerarsi in una botte di ferro, nonostante l’opposizione dell’establishment del suo partito e contro ogni pronostico, è lui, Donald Trump, che vince anche in Michigan, Mississippi e Hawaii.
Con Marco Rubio a bocca asciutta, la corsa tra repubblicani è ormai una questione tra il milionario newyorkese e Ted Cruz, che ha vinto in Idaho.
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