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Sanders si ritira, sarà Biden lo sfidante di Trump

Oramai è deciso: il futuro degli Usa passa per la sfida tra l'attuale presidente repubblicano Donald Trump e l'ex vicepresidente democratico Joe Biden, quella che culminerà nelle urne del prossimo 3 novembre, quando gli elettori statunitensi dovranno scegliere se regalare altri quattro anni di presidenza al tycoon oppure condannarlo a un solo mandato.

Questo contenuto è stato pubblicato il 08 aprile 2020 - 22:04
tvsvizzera.it/fra con RSI
Una foto emblematica presa alla fine di un dibattito alla CNN un mese fa. Copyright 2020 The Associated Press. All Rights Reserved.

L'ultimo ostacolo al più atteso dei match è caduto con l'annuncio di Bernie Sanders, quello della sospensione della sua campagna elettorale, accelerato dalla crisi della pandemia.

È una mossa che di fatto dà il via libera alla nomination di Biden e che segna il definitivo addio da parte del senatore socialista, 78 anni, al sogno di conquistare la Casa Bianca. Quello che già gli sfuggì di un soffio nel 2016, quando in extremis dovette arrendersi a Hillary Clinton.

​​​​​​​"È una scelta dolorosa ma oramai la vittoria era virtualmente impossibile"

Bernie Sanders

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"È una scelta dolorosa ma oramai la vittoria era virtualmente impossibile", ha ammesso Sanders rivolgendosi via streaming ai suoi sostenitori, senza nascondere commozione e frustrazione. Ma anche senza rinunciare al suo piglio fermo e battagliero, indomito. Guai ad alzare bandiera bianca: e infatti quella di Sanders più che una resa suona come una nuova sfida all'ex vicepresidente: "La nostra campagna è terminata, ma il movimento è tutt'altro che finito. La lotta continua". 

Campagna sospesa ma candidatura non ritirata

Così il senatore mette in chiaro che il suo nome non sarà cancellato dalle schede delle prossime primarie democratiche, ma comparirà accanto a quello di Biden. Il suo popolo quindi potrà continuare a votarlo, con l'obiettivo di continuare a raccogliere delegati. "Più saranno i nostri delegati e più ci sarà la possibilità di esercitare la nostra influenza alla Convention democratica", ha spiegato agli elettori.

Un'ulteriore mossa, questa, che spiazza tutti, compreso il presidente Trump che già su Twitter (vedi sotto) invitava il popolo di Bernie a passare nelle fila dei repubblicani dopo essere stati traditi per la seconda volta dal Partito democratico: "Ringraziate Elizabeth Warren!", ha ironizzato il tycoon, ricordando che la decisione tardiva della senatrice di ritirarsi dalle primarie è costata a Sanders la batosta nel Supertuesday di marzo, trasformatosi in un trionfo per Biden.

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Ma Sanders ha chiarito che collaborerà e lavorerà al fianco di Biden, con l'obiettivo primario di portare avanti il più possibile l'agenda progressista e di farla diventare parte integrante della piattaforma presidenziale. L'ex vicepresidente ringrazia, e tende la mano: "Ti ascolterò, il movimento che hai creato è un bene prezioso per il Paese e per il futuro, e insieme batteremo Donald Trump", ha twittato, lanciando anche un appello agli elettori del senatore. "So che non sarà facile convincervi a votarmi, ma io vi ascolterò".

Ecco le considerazioni del nostro corrispondente da Washington:

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