Elezioni in Indonesia, in vantaggio Widodo
In Indonesia, 193 milioni di aventi diritto sono stati chiamati alle urne mercoledì per le elezioni presidenziali. Il capo dello Stato in carica Joko Widodo, dopo lo scrutinio di circa metà delle schede, risulta in vantaggio di 10-12 punti percentuali sullo sfidante, l'ex generale Prabowo Subianto, già sconfitto cinque anni fa.
Dalla consultazione nell’arcipelago, quarto Paese più popoloso al mondo, scaturirà anche la composizione del nuovo Parlamento.
I risultati parziali sono stati annunciati da organizzazioni indipendenti, sulla base di dati estrapolati da seggi sparsi sul territorio nazionale.
Sviluppo economico vs. nazionalismo
Widodo è il primo presidente a non provenire dall’esercito né da famiglie dell’aristocrazia di Giacarta.
Ha basato la sua campagna sull’immagine di presidente pragmatico, che dal 2014 in poi ha amministrato lo sviluppo del Paese, favorito dalla costruzione di infrastrutture e da condizioni più favorevoli per gli investitori stranieri.
Subianto si pone invece come un leader forte, nazionalista, di cui l’arcipelago ha bisogno per non finire preda delle mire straniere.
Il crescente peso della religione
Nella campagna elettorale, è risultato evidente l’accresciuto ruolo dell’Islam. Nello Stato-arcipelago, il più popoloso al mondo a maggioranza musulmana (87%), l’approccio alla religione è tradizionalmente moderato.
Subianto non è particolarmente noto per la sua devozione, ma coltiva da anni legami con i gruppi musulmani più conservatori, la cui influenza è cresciuta negli ultimi anni.
Widodo, per cautelarsi dall’aggressiva campagna di tali gruppi, ha scelto come suo vice un influente leader religioso.
I risultati ufficiali del voto sono attesi in maggio.
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