Presa d’assalto l’acciaieria Azovstal
L'esercito russo ha preso d'assalto l'acciaieria Azvostal a Mariupol nel giorno che il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto con le nuove misure russe come risposta alle sanzioni occidentali.
“Siamo stati bombardati tutta la notte, due donne civili sono rimaste uccise e ora Azovstal viene preso d’assalto”, riferisce il vice comandante del reggimento Azov asserragliato nell’acciaieria Azovstal di Mariupol Svyatoslav Palamar (Kalyna) citato dall’Ukrainska Pravda.”I russi adesso stanno cercando di irrompere nell’impianto, prima dell’assalto, gli aerei hanno bombardato l’impianto”, aggiunge.
La notizia dell’attacco all’acciaieria di Mariupol da parte dell’esercito russo e delle forze filo-russe con “artiglieria e aerei”, viene confermata anche dal Ministero della Difesa di Mosca. “Alcune unità dell’esercito russo e della Repubblica popolare di Donetsk, usando artiglieria e aerei stanno cominciando a distruggere” le “posizioni di tiro” dei combattenti ucraini usciti dalla fabbrica, viene precisato.
Intanto il convoglio umanitario sotto l’egida delle Nazioni Unite e della Croce Rossa, con gli sfollati dall’acciaieria di Mariupol, è in viaggio verso Zaporizhzhia, in ritardo sulla tabella di marcia a causa, a quanto si apprende, dei controlli effettuati dai militari russi ai checkpoint nei territori occupati attraversati dal corridoio.
Johnson in videoconferenza
il premier britannico Boris Johnson ha parlato in videocollegamento al parlamento ucraino. Rivolgendosi ai deputati ucraini, Johnson ha dichiarato che l’Ucraina vincerà la guerra contro la Russia e sarà liberata dall’occupazione straniera.
Intanto in Russia, Vladimir Putin ha firmato un decreto che prevede nuove misure economiche di ritorsione contro le azioni ostili di alcuni stati stranieri ed organizzazioni internazionali.
In particolare, riporta l’agenzia Tass, il documento vieta di effettuare transazioni e concludere accordi con individui stranieri ed entità legali sottoposti alle misure restrittive e vieta di esportare materie prime e prodotti dalla Russia nell’interesse di questi individui.
Il documento non contiene i nomi delle persone e delle società colpite, ma Putin ha chiesto al governo di stilare entro 10 giorni la lista di coloro che verranno sanzionati e di stabilire i criteri per determinare le operazioni soggette al divieto.
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