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Francia, annunciata la composizione del Governo

Persona sorride in camera
Gerald Darmanin è il nuovo ministro degli interni. Keystone / Yoan Valat

Il Governo del nuovo primo ministro francese Jean Castex, la cui composizione è stata annunciata lunedì, non è privo di sorprese, a cominciare da Eric Dupond-Moretti alla giustizia e Roselyne Bachelot alla cultura.

Il ministro degli interni della precedente équipe, Christophe Castaner, molto vicino al presidente Emmanuel Macron, è sparito dalla compagine di governo. Era stato recentemente bersaglio di critiche durante le proteste contro la discriminazione razziale e la brutalità della polizia.

Al suo posto ci sarà Gerald Darmanin, già ministro dei conti pubblici, che ha lasciato la destra per entrare nel partito del presidente nel 2017. Ha la fama di essere una persona schietta e efficace, ma su di lui pesano delle indagini per violenza sessuale.

Il nuovo governo rappresenta un equilibrio fra figure di destra e di sinistra, con alcune figure estranee alla politica. La più eclatante è quella del nuovo ministro della giustizia. L’avvocato Eric Dupond-Moretti, che si è fatto notare in passato per la sua eloquenza durante processi particolarmente mediatizzati.

È difensore del terrorista Abdelkader Merah, fratello del jihadista che fece strage a Tolosa nel 2012, e fa parte del collegio di difesa internazionale di Julian Assange. Figlio di un francese e di una italiana, ha mantenuto entrambe le nazionalità.

Altro grande cambiamento riguarda l’ecologia, ora in mano a Barbara Pompili, ex membro del partito ecologista e presente nel Governo Hollande. Un cambio della guardia particolarmente significativo dopo le elezioni municipali che hanno segnato l’avanzata dei verdi.

Alla Cultura, al posto di Franck Riester, torna Roselyne Bachelot, ministra della Salute con Sarkozy e citatissima negli ultimi mesi per essere stata colei che aveva curato lo stock di due miliardi di mascherine antivirus che poi i suoi successori mandarono sciaguratamente al macero.

Elisabeth Borne viene invece promossa dai trasporti alla responsabilità cruciale del ministero del lavoro, dove dovrà misurarsi nei prossimi mesi con una crisi di dimensioni inedite.

Diversi ministri sono rimasti al loro posto: Jean-Michel Blanquer alla testa dell’educazione nazionale, Bruno Le Maire conserva il portafoglio di economia e finanza, Jean-Yves Le Drian agli affari esteri e  Florence Parly resta alle Forze armate.

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tvsvizzera.it/Zz/afp/ansa con RSI (TG del 06.07.2020)

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