Brasile, si dimette il ministro della giustizia

Il ministro della giustizia brasiliano Sergio Moro ha presentato le sue dimissioni venerdì denunciando l'"ingerenza politica" del presidente Jair Bolsonaro negli affari giudiziari del Paese.
Dopo mesi di tensioni tra Moro e Bolsonaro, nonostante questi aveva promesso al primo “carta bianca”, il ministro della giustizia ha dato le dimissioni quando il presidente ha allontanato il capo della polizia federale, Mauricio Valeixo.
Moro, annunciando la partenza, ha affermato che Bolsonaro ha fatto pressioni affinché Valeixio venisse rimpiazzato con una persona con cui il presidente avesse un contatto personale che avrebbe potuto chiamare in qualsiasi momento per avere informazioni sulle inchieste in corso.
Le gravi accuse dell’ex giudice anticorruzione hanno suscitato accese reazioni politiche, alcune delle quali chiedono la destituzione del capo di Stato. La procura generale ha annunciato l’apertura di un’inchiesta per far luce su quanto affermato da Moro.
Dal canto suo, Bolsonaro ha definito le accuse infondate e ha puntato il dito contro l’ex ministro: “Pensa solo al suo ego”, ha detto. A dire del presidente, Moro sarebbe stato d’accordo riguardo all’allontamamento di Valeixio, ma solo in novembre, dopo essersi assicurato dal capo dello Stato una nomina alla Corte suprema.
In ogni caso, la partenza di Moro, personalità molto popolare in Brasile, è un’altra pesante scossa al governo dopo quella provocata dalle dimissioni del ministro della salute Luiz Henrique Mandetta, otto giorni prima. Anche quest’ultimo godeva di buona fama, ma il suo sostegno alle misure di confinamento l’aveva messo in rotta di collisione con il presidente.

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