Trump contro Baltimora, “Non sono razzista”
Donald Trump si è difeso davanti ai giornalisti nel giardino della casa Bianca dopo l'ennesimo scambio polemico su Twitter che questa volta lo ha visto contrapposto a un senatore democratico di colore della città di Baltimora.
“Sono la persona meno razzista al mondo, nessun altro presidente ha fatto quello che ho fatto io per gli afroamericani”, ha detto il presidente americano, sottolineando che la disoccupazione della comunità nera è ai minimi storici negli Stati Uniti.
La precisazione giunge dopo le bordate lanciate sui social durante il weekend, in particolare contro il parlamentare Elijah Cunnings definito un “bullo brutale” che proviene da un distretto – quello di Baltimora – “infestato da topi disgustosi”, un “luogo molto sporco e pericoloso (…) dove nessun essere umano vorrebbe vivere”. Il senatore era stato preso di mira dal miliardario repubblicano soprattutto per essere uno dei maggiori oppositori della politica sull’immigrazione portata avanti dall’amministrazione Usa.
Ma gli attacchi presidenziali non hanno risparmiato neanche il pastore Al Sharpton, in prima linea nella difesa dei diritti civili, accusato di essere “un imbroglione” che “detesta i bianchi e i poliziotti”. Alle repliche giunte dalla speaker della Camera Nancy Pelosi e dagli stessi Obama il presidente aveva risposto che “i democratici giocano sempre la carta del razzismo, quando in realtà hanno fatto così poco per il grande popolo afroamericano della nostra nazione”.
Ma al di là delle singole argomentazioni molti osservatori hanno sottolineato che Donald Trump, con l’approssimarsi delle elezioni, riesce a restare costantemente al centro dell’attenzione e a provocare divisioni nel campo avversario, come testimonia anche quest’ultima polemica.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.