Per il direttore generale dell'OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus è stato un periodo decisamente difficile.
Keystone / Martial Trezzini
Il direttore generale dell'Oms Tedros Ghebreyesus, seguendo le indicazioni del Comitato tecnico dell'Organizzazione mondiale della sanità, ha dichiarato la fine dello stato di emergenza sanitaria internazionale iniziato il 30 gennaio 2020.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
“Questo è un momento da celebrare ma è anche un momento per riflettere. Deve restare l’idea della potenziale minaccia di altre pandemie”, ha affermato in conferenza stampa Ghebreyesus.
“Ora abbiamo strumenti e tecnologie per prepararci a pandemie meglio e riconoscerle prima, ma globalmente una mancanza di coordinamento potrebbe inficiare tali strumenti. Sono state perse vite che non dovevano essere perse, promettiamo ai nostri figli e nipoti che non faremo mai più gli stessi errori”, ha continuato l’etiope.
Stando al numero uno dell’Oms, “all’inizio della pandemia, fuori dalla Cina c’erano circa 100 casi di Covid-19 e non vi erano morti dichiarati. In tre anni da quel momento il mondo si è capovolto: circa 7 milioni di morti sono stati riportati dall’Oms, ma noi sappiano che la stima è di molte volte maggiore, pari almeno a 20 milioni di morti”.
Il Covid, ha aggiunto Ghebreyesus, “è stato molto di più di una crisi sanitaria: ha causato sconvolgimenti economici, cancellando trilioni dal Pil e spingendo milioni di persone nella povertà. Ha causato sconvolgimento sociali, con chiusura delle frontiere e milioni di persone colpite da isolamento, depressione e ansia.
Ora da più di un anno la pandemia sta registrando una tendenza al ribasso, con l’immunizzazione che è cresciuta e la mortalità che diminuisce con una minore pressione sui sistemi sanitari. Ciò ha permesso a molti Paesi di tornare alla vita come la conoscevamo prima della pandemia”.
Sanità, via libera di Berna a nuove tariffe per prestazioni ambulatoriali
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo oltre vent'anni l'attuale sistema tariffale per il conteggio delle prestazioni sanitarie ambulatoriali verrà sostituito.
Il 77% usa l’IA al lavoro, molti contro le direttive aziendali
Questo contenuto è stato pubblicato al
Tre quarti delle persone in Svizzera usano l'intelligenza artificiale (IA) sul posto di lavoro e la metà lo fa anche violando direttive aziendali.
Riflessione sul paesaggio alle Giornate fotografiche di Bienne
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per la loro 28esima edizione, le Giornate fotografiche di Bienne invitano il pubblico ad interrogarsi sul paesaggio che ci circonda. Da sabato e fino al 25 maggio, il pubblico potrà scoprire opere di artisti contemporanei in dieci luoghi della città.
Gli accordi bilaterali III con l’UE sottoposti a referendum facoltativo
Questo contenuto è stato pubblicato al
I cosiddetti accordi bilaterali III vanno sottoposti a referendum facoltativo, e non obbligatorio. Lo ha deciso oggi il Consiglio federale. L'ultima parola spetta al Parlamento.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un soldato svizzero è rimasto ferito a una gamba la scorsa notte in Austria durante l'esercitazione denominata "TRIAS 25". Secondo le prime ricostruzioni, un carro armato ha schiacciato l'arto destro del 19enne mentre questi si trovava sdraiato nel sacco a pelo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli allevatori elvetici non riescono più a soddisfare le richieste dei consumatori. Il Consiglio federale ha deciso dunque oggi di incrementare il contingente doganale del 48%, portandolo a 31'000 tonnellate.
La legge che vieta Hamas entrerà in vigore in Svizzera dal 15 maggio
Questo contenuto è stato pubblicato al
La legge federale che vieta Hamas e le organizzazioni associate entrerà in vigore il prossimo 15 maggio. Lo ha deciso oggi il Consiglio federale.
UBS, utile netto in lieve calo nel primo trimestre
Questo contenuto è stato pubblicato al
La redditività si è ridotta leggermente nel primo trimestre dell'anno. Il presidente della direzione Ermotti si dice soddisfatto della prestazione raggiunta.
Catastrofi, si rischiano danni per 300 miliardi all’anno
Questo contenuto è stato pubblicato al
In un anno di picco uragani e terremoti potrebbero causare a livello globale perdite assicurate pari o superiori a 300 miliardi di dollari, l'equivalente di 250 miliardi di franchi.
Incidente sfiorato sul Monte Rosa tra un aereo e degli scialpinisti
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un aereo da turismo immatricolato a Ginevra ha sfiorato alcuni scialpinisti sabato su un ghiacciaio del versante svizzero del massiccio del Monte Rosa.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Bilancio di due anni da direttore dell’OMS
Questo contenuto è stato pubblicato al
Tedros Ghebreyesus è destinato a succedere a se stesso alla direzione dell'organizzazione mondiale della sanità.
Una terza dose di vaccino che divide Stati Uniti e OMS
Questo contenuto è stato pubblicato al
Mentre per l'OMS è ancora troppo presto per procedere a un terzo richiamo, gli USA distribuiranno una terza dose da settembre.
L’OMS mette in guardia contro gli eccessivi allentamenti
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le varianti, soprattutto la Delta, stanno causando un aumento dei contagi non solo in Svizzera, ma anche in Europa e nel resto del mondo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel libro di Fabrizio Gatti si racconta come la forza strategica della Cina abbiamo aperto la strada per la diffusione del virus.
L’Oms chiede lo stop alla vendita di animali selvatici
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'Oms ha chiesto di fermare la vendita di mammiferi selvatici vivi nei mercati alimentari per prevenire la diffusione delle malattie infettive.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una delegazione dell'Oms, in missione a Wuhan, ha escluso la fuga da un laboratorio. Ma sono molti gli aspetti ancora da chiarire.
In Cina, l’Oms può infine indagare sulle origini della pandemia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le autorità di Pechino hanno dato il via libera all'arrivo di un gruppo di esperti dell'Oms, che dovrà appurare come è partita la pandemia.
Esperti dell’OMS ancora senza visto per entrare in Cina
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il gruppo di esperti incaricato di indagare sull'origine della pandemia di coronavirus non ha ancora ottenuto i permessi necessari per entrare in Cina.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.