Un anno fa Wuhan si isolava dal mondo
Un anno fa la città di Wuhan, con i suoi 11 milioni di abitanti, è stata completamente isolata dalle autorità nel tentativo di arginare i contagi da nuovo coronavirus. Quello della città cinese sarebbe stato il primo di una lunga serie di lockdown in tutto il mondo.
Oggi, la Cina, attraverso una serie di misure restrittive e di controllo molto severe è riuscita ad arginare la pandemia, diversi Paesi – tra cui la Svizzera – sono alle prese con la seconda o addirittura la terza ondata del virus.
Intanto alla vigilia del primo anniversario del lockdown, venerdì Zhou Xianwang si è dimesso da sindaco di Wuhan, il capoluogo dell’Hubei ed epicentro dell’epidemia di Covid-19.
Tra le critiche sulla risposta tardiva da parte del governo cinese, Zhou fece a gennaio 2020 una rivelazione pesante: oltre 5 milioni di residenti di Wuhan erano partiti per le vacanze in patria e all’estero per il Capodanno lunare. La sua mossa portò diversi Paesi a decidere lo stop ai voli dalla Cina.
Critiche a Pechino dall’Oms
Un rapporto provvisorio di un gruppo indipendente nominato dall’Oms all’inizio di questa settimana ha criticato la risposta iniziale di Pechino alla crisi, affermando che “le misure di salute pubblica avrebbero potuto essere applicate con più forza”, sebbene poi il Paese sia stato in grado di portare il virus sotto controllo.
La provincia di Hubei e Wuhan revocarono il lockdown l’8 aprile: il bilancio delle vittime del Covid nell’Hubei si è stato finora a quota 4.512, di cui 3.869 a Wuhan. Hubei ha finora segnalato 68.134 casi di contagio, di cui 50.339 a Wuhan. Il bilancio ufficiale delle vittime della Cina è salito a 4.635 con oltre 87.900 infezioni totali.
Il servizio del telegiornale:
tvsvizzera.it/fra con RSI
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