Alluvione nel Kerala, la peggiore in 100 anni
Oltre 300 persone sono morte, e oltre 200'000 hanno dovuto lasciare le loro case, nel Kerala, Stato del sud dell'India devastato da nove giorni consecutivi di piogge torrenziali. In quella che è considerata la peggiore alluvione in 100 anni, decine di migliaia di case andate state distrutte.
Secondo il bilancio fornito venerdì dal ‘chief minister’ del Kerala, Pinarayi Vijayan, le vittime dei monsoni che hanno colpito lo Stato sono almeno 324; si sono contati oltre 100 morti nelle sole 24 ore precedenti l’annuncio.
Strade trasformate in torrenti, ponti a rischio crollo, frane e villaggi isolati sono in questi giorni uno scenario diffuso, nelle regioni settentrionali e centrali del Kerala, che è tra le mete preferite del turismo indiano. Tutti i voli da e per Kochin sono annullati fino al 26 agosto.
Bloccati senza cibo né acuqa
La città di Mannar è isolata e circa 10’000 persone sono bloccate all’interno di case allagate, molte senza cibo né acqua, riferisce il quotidiano Times of India. Mannar conta 17’000 abitanti e si trova vicino a tre fiumi, uno dei quali è esondato venerdì, bloccando l’ultima di tre quattro-strade che portano alla città.
Le operazioni di soccorso sono complicate dall’interruzione dei collegamenti telefonici e, denuncia la polizia, dalla mancanza di equipaggiamento, ad esempio di torce elettriche.
223’000 sfollati
Le persone che hanno dovuto lasciare le loro case sono 223’000. Venerdì mattina, una tregua del diluvio aveva consentito il volo di elicotteri per mettere in sicurezza alcune decine di persone che da giorni si trovavano sui tetti delle case per trovare scampo.
I campi di emergenza allestiti dalla Protezione civile per i senzatetto sono circa 1500. Il governo centrale indiano ha messo a disposizione tutte le forze armate: 16 equipaggi dell’Esercito, 42 della Marina, 20 dell’Aviazione, oltre ai 51 team della Pc.
Al via anche la mobilitazione dei privati per donazioni a favore dei senzatetto: sono stati attivati per questo numeri verdi, sms delle maggiori compagnie telefoniche e lanciati conti correnti online dedicati all’emergenza.
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