A quattro giorni dal terremoto che ha causato 500 morti e 4 mila feriti, c’è stata una nuova scossa di magnitudo 6,2 in Ecuador. L’epicentro è stato individuato a 70 chilometri da Esmeraldas, sempre sulla costa, non lontano dall’epicentro del sisma di sabato scorso.
Al momento non ci sono notizie di altre vittime o allerta tsunami. Continua invece l’emergenza per le migliaia di sfollati.
Acqua e cibo sono ora le priorità per chi nel terremoto ha perso tutto. La macchina dei soccorsi distribuisce gli aiuti arrivati anche dall’estero.
“Abbiamo ricevuto generi alimentari non deperibili come tonno, riso, biscotti. Contiamo di distribuire circa 78 mila razioni di cibo ai nostri fratelli colpiti da questa catastrofe naturale”.
Tanti villaggi sono ancora isolati. Il cibo non basta per tutti. Gli aiuti non sono sufficienti e la gente chiede di non essere dimenticata [cfr. video].
Oltre al cibo, scarseggiano anche i rifugi dove accogliere gli sfollati. Qui a Pedernales si vive e si dorme per strada. La paura è ormai diventata disperazione.
“Le nostre case sono state distrutte. Abbiamo perso tutto. Non c’è piu nulla da fare.”
Le ricerche di eventuali sopravvissuti continuano. I dispersi sono ancora centinaia. Dopo 72 ore tuttavia le probabilità di trovare qualcuno ancora in vita calano drasticamente.
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