Il viaggio dei migranti è irto di difficoltà e ostacoli che li portano spesso a cambiare il loro percorso. Vediamo allora dove – e perché – i profughi hanno fatto delle deviazioni o compiuto scelte precise per arrivare a destinazione.
Non c’è infatti solo il muro ungherese: lungo il percorso dei migranti ci sono altre barriere. La prima è quella tra Grecia e Turchia, costruita dagli ellenici nel 2012. Si trova lungo quella parte del fiume Evros – che fa da confine – dove l’acqua è meno profonda e si potrebbe attraversare a piedi. Anche la frontiera con la Bulgaria è costellata di barriere, difficile passare da lì.
Ecco quindi l’alternativa: dirigersi in Grecia via mare approdando sulle isole del Mediterraneo poco lontane dalla costa turca. Una volta traghettati sul continente, ci si dirige in Macedonia.
Abbassare il riscaldamento per ridurre la dipendenza dal gas russo: è una proposta che vi convince? Quali altri soluzioni sarebbero attuabili?
Contrariamente ad altri Paesi europei, la Svizzera dipende solo in minima parte dal gas naturale. Questa fonte rappresenta infatti circa il 15% dei consumi energetici complessivi della Svizzera e viene usata soprattutto per il riscaldamento. Quasi la metà del gas consumato in Svizzera viene però dalla Russia e anche nella Confederazione si cercano soluzioni per…
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