Il sogno proibito di Donald Trump
Uno dei sogni di Donald Trump è quello di essere raffigurato accanto ai volti dei quattro presidenti Usa scolpiti nel monte Rushmore, in South Dakota. Cosa che si sa sin da quando ne parlò in un comizio in Ohio nel 2017.
Ora però il New York Times rivela che lo scorso anno un solerte funzionario della Casa Bianca contattò l’ufficio della governatrice repubblicana dello Stato, Kristi Noemi, per chiedere quale fosse l’iter da seguire per aggiungere il faccione del tycoon tra le sculture sulla celebre montagna.
“Fake News”, ha twittato Trump attaccando il quotidiano ma senza nascondere il suo egocentrico desiderio: “Non l’ho mai suggerito benché, basandosi su tutte le numerose cose che ho realizzato durante i primi tre anni e mezzo, forse più di ogni altro presidente, mi sembra una buona idea!”.
Un’idea comunque irrealizzabile. Il National Park Service, l’agenzia federale che ha il controllo di Mount Rushmore, ha sempre escluso la possibilità di scolpire la faccia di un quinto presidente nel suggestivo memoriale nazionale perché sulla montagna “non c’è una superficie sicura”. Neppure quella, ampia, che si estende alla destra di George Washington e su cui più di qualcuno in passato ha fatto un pensierino: lo scultore Gutzon Borglum voleva incidere proprio lì il viso di Thomas Jefferson ma quell’area fu proclamata “instabile”.
Il sogno continua…
Eppure Trump continua ad accarezzare l’idea. Dopo che fu eletta nel 2018, la governatrice del Sud Dakota Kristi Noemi, una delle stelle nascenti di un partito repubblicano ormai tutto ‘trumpista’, fu ricevuta nello studio Ovale dal tycoon e fece di tutto per assicurarsi una visita del presidente a Rushmore. Fu in quella occasione che il presidente le ribadì il suo sogno, come lei stessa raccontò ad un giornale locale: “Mi disse ‘Kristi, vieni qui, stringimi la mano’. Io gliela strinsi dicendo ‘signor presidente dovrebbe venire in South Dakota una volta, abbiamo il monte Rushmore’. E Lui ‘Lo sai che è il mio sogno avere la mia faccia sul Memoriale?’ Io mi misi a ridere ma lui non stava affatto ridendo, era assolutamente serio”.
Quando poi il tycoon fece visita a Rushmore lo scorso 4 luglio per il suo comizio contro il “fascismo di sinistra”, la governatrice in privato lo accolse con una replica in miniatura del monumento che includeva un quinto presidente: lo stesso Trump. Fu ricompensata tornando con lui a Washington a bordo dell’Air Force One e parlando con ‘Donald’ per oltre un’ora.
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