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La Germania prolunga il lockdown fino al 7 marzo

Vista trasversale di alcuni locali tedeschi (lo si desume dalle scritte) con serrande giù, ombrelloni chiusi e sedie accatastate
Avrebbero dovuto riaprire per San Valentino o appena dopo. Keystone / Sascha Steinbach

La chiusura delle attività commerciali non alimentari, di ristorazione, culturali e sportive proseguirà in Germania fino al 7 marzo. È quanto è emerso mercoledì sera da un vertice fra Stato e Laender sulle misure per contenere la pandemia di Covid-19. La ragione è che, secondo gli esperti, nelle prossime settimane le nuove varianti di coronavirus saranno predominanti e bisognerà ridurre drasticamente l'incidenza.

Le riaperture nel commercio al dettaglio potranno avvenire, a marzo, soltanto nelle regioni in cui il numero settimanale di nuove infezioni da Covid per 100’000 abitanti calerà fino a 35. L’obiettivo indicato dal governo era stato finora 50, ma il Robert Koch Institut aveva chiesto di abbassare tale soglia. I parrucchieri fanno eccezione: riapriranno il 1° marzo. Per le scuole decideranno i Laender.

Le ragioni della prudenza

Il lockdown, inizialmente previsto fino al 14 febbraio, è stato prolungato di tre settimane proprio poiché si ritiene che entro quel termine l’incidenza settimanale massima di 35 nuovi contagi ogni 100’000 persone sarà rispettata in tutta la Germania, ha detto Angela Merkel alla stampa.

È stata la cancelliera a giustificare la rinnovata prudenza tedesca: la variante britannica, la più diffusa nel Paese, “prenderà il sopravvento”, ha riferito dopo essersi consultata con gli esperti. “Il vecchio virus arretrerà e dovremo convivere con un nuovo virus”, che conosciamo ancora poco. La diffusione delle mutazioni “potrebbe provocare una nuova crescita esponenziale”, “e per questo dobbiamo stare molto attenti e tenere i contagi molto molto bassi”, ha concluso.

Contenere una terza ondata

Giovedì, parlando al Bundestag, Merkel ha ribadito il timore che le mutazioni possano annientare i successi raggiunti nella lotta alla pandemia e spiegato che l’obiettivo attuale è tornare alla ricostruzione della catena dei contagi, in modo che “se arrivasse una terza ondata” col predominio della variante “si potrebbe contenerne la portata”.

La cancelliera ha anche sottolineato che nei prossimi mesi “la campagna vaccinale non darà ancora la protezione comunitaria ma solo individuale”.
 

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Nel servizio RSI, il riassunto delle misure e un intervento di Angela Merkel.

“Non ci piace, ma dobbiamo vivere con la realtà e confrontarci con questa”, ha detto ancora Merkel.

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Le reazioni, nel commento del corrispondente RSI dalla Germania, Walter Rahue.

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tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 11.02.2021)

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