Un francese con origini ticinesi alla conquista di Barcellona
La madre ticinese (Luisangela Galfetti), il padre catalano (Xavier Valls) e una carriera tutta svolta in Francia dove per quasi tre anni ha governato il paese come primo ministro di François Hollande. Manuel Valls era pronto a succedergli, ma non aveva calcolato che un certo Emmanuel Macron – diventato ministro grazie a lui - avrebbe sconvolto la politica francese in pochi mesi.
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Davide Mattei, RSI
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Oggi Manuel Carlos Valls i Galfetti dice di essere “tornato a casa” a Barcellona dove si è candidato a sindaco in un momento agitato per la regione autonoma spagnola. Difensore dell’unità di Spagna e della lotta “contro gli estremisti, i populismi e i secessionisti”, si è alleato con il partito unionista Ciudadanos in forte crescita grazie alla reazione al secessionimo degli ultimi cinque anni.
Gli ultimi sondaggi lo danno in terza posizione (15,5%) dopo la sinistra secessionista ERC (23,5%) e la sinistra della sindaca uscente Ada Colau (19,5%), ma niente è ancora scritto in un comune abituato a exploit politici.
“Avere un sindaco catalano e francese a Barcellona sarebbe un bellissimo modo di rappresentare l’Europa”, ci ha detto qualche giorno fa nel suo ufficio affacciato sul bel Passeig de Gràcia della capitale catalana.
Valls ha voluto concedere l’intervista alla RSI in italiano, lingua imparata in Ticino durante le vacanze nella casa di nonni e parenti a Biasca e Ludiano.
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