L’Iran è chiamato alle urne
La popolazione iraniana è chiamata venerdì alle urne per elezioni anticipate, convocate in seguito alla morte improvvisa del presidente Ebrahim Raisi in un incidente di elicottero. L'elettorato è stato chiamato a scegliere il suo successore e, sebbene il risultato avrà ripercussioni limitate sul regime, questa volta potrebbe esserci qualche sorpresa.
Tra le candidature, tradizionalmente molto controllate, c’è infatti anche un profilo insolito. Si tratta dell’ex chirurgo Massoud Pezeshkian, che in precedenza ha dichiarato immorali le azioni della polizia religiosa e che si è detto più aperto verso l’Occidente. Il consenso nei suoi confronti potrebbe rappresentare una sorpresa. Pezeshkian è l’unico candidato riformista tra i 6 approvati dal consiglio dei guardiani. Secondo i sondaggi se la giocherebbe con due esponenti conservatori: l’ex sindaco di Teheran Mohammad Ghalibaf, sostenuto dalle guardie rivoluzionarie, e Saïd Jalili, ex negoziatore con l’Occidente sulla questione nucleare.
 
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