Il Pentagono conferma i raid americani contro l’autoproclamato Stato islamico (IS) in Libia, proprio su richiesta del governo di unità libico. Lo afferma il portavoce del Pentagono Peter Cook, sottolineando che i raid puntano a togliere all’IS “paradisi sicuri” in Libia, in una delle sue roccaforti.
Gli attacchi di precisione, come vengono definiti, sono stati condotti a Sirte e sono stati autorizzati dal presidente americano, Barack Obama, su raccomandazione del segretario alla Difesa, Ash Carter. Il capo del governo libico di unità nazionale (GNA),Fayez al-Sarraj ha confermato che “i primi attacchi degli Stati Uniti contro obiettivi specifici si sono tenuti lunedì, infliggendo pesanti perdite tra gli jihadisti a Sirte”, situato a 450 km a est di Tripoli.
Ha inoltre chiarito che questi raid “si verificano per un periodo limitato di tempo”, sottolineando che “non supereranno Sirte e la sua periferia.”
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Siria, amnistia ai ribelli se deporranno armi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente Bashar al Assad ha annunciato che concederà l’amnistia ai ribelli che deporranno le armi. Un’offerta concessa in concomitanza con le manovre russe e siriane per assicurarsi il pieno controllo di Aleppo est, la parte controllata da insorti e ormai del tutto assediata dalle forze lealiste.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una troupe della RSI si è recata in Iraq e Siria, percorrendo gli oltre 700 chilometri che costituiscono la linea del fronte in Kurdistan contro l’autoproclamato Stato islamico. Davide Vignati, Ariel Salati e Franco Galdini hanno condiviso la vita in trincea di alcuni peshmerga, i guerriglieri curdi, che negli ultimi mesi sono riusciti a fermare…
Prete sgozzato, la condanna delle autorità islamiche
Questo contenuto è stato pubblicato al
“Un sacrilegio blasfemo, contrario ad ogni insegnamento della nostra religione”. È senza riserve, netta, la condanna del rettore della grande moschea di Parigi contro l’omicidio del parroco di Sait-Étienne-du-Rouvray mentre officiava una funzione religiosa per mano di due fanatici islamici. Ma la condanna del sanguinoso gesto è giunta anche da numerosi rappresentanti musulmani anche fuori…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.