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Le mucche in Campidoglio a difesa del prezzo del latte

Maximungitura nelle maggiori piazze italiane da parte degli allevatori i cui redditi sono crollati per la crisi del settore

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Da Milano a Roma, 13 piazze italiane, 13 luoghi urbani ed evocativi hanno ospitato mucche e produttori di latte per una manifestazione indetta a difesa del latte italiano sempre più in crisi. L’ultima lotta che i migliaia di allevatori stanno combattendo è quella che riguarda il crollo dei prezzi, ormai arrivati a 36 centesimi al litro. Ma se un litro di latte al supermercato supera l’euro dove vanno i soldi? Come dice il Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, le multinazionali hanno fatto il mercato interno, decidendo i prezzi “Dobbiamo migliorare la nostra filiera e la struttura per combattere i prezzi alti. E’ un periodo difficilissimo per l’Italia”

Così la mattinata di Milano ha visto le mucche di alcuni allevatori “violare” il tempio della finanza di piazza Affari. Fra i curiosi anche gli alunni di molte scuole, portati sul posto per sensibilizzarli sulla produzione italiana ed avvicinare i ragazzi al mondo dell’agricoltura. Tra Milano e Roma Coldiretti ha chiamato oltre mille produttori, che si sono svegliati all’alba per mungere le loro vacche portandole anche davanti al Campidoglio capitolino. Per i produttori “Basterebbero 4 centesimi di più al litro, i consumatori non si accorgerebbero di nulla e noi non moriremmo”, dice Piero Cabrini, allevatore di Pavia.

Si parla quindi di prezzi, di litri e di fatiche italiane. Se un anno fa il litro di latte si assestava sui 46 centesimi, oggi i centesimi sono scesi ancora e rischiano di abbassarsi sempre di più a causa della speculazione e dei mercati esteri, che con i Paesi dell’Est propongono 33 centesimi al litro. “Sette anni fa non c’era la speculazione che c’è ora, si parla di Borsa e di Commercio quando i soldi scompaiono dalle tasche dei nostri allevatori. Non è giusto, dove vanno i soldi?” denuncia Ettore Prandini Presidente della Coldiretti Lombardia.

Oggi le piazze si sono tinte di giallo della Coldiretti e i ministri del Governo Renzi sono passati all’azione… mungendo e proponendo piani per i prossimi 3 anni. Dal Ministro della Salute Lorenzin al Ministro protagonista del settore Martina il Governo risponde fin dalla legge di Stabilità. Maurizio Martina conferma l’impegno “Abbiamo fissato nella Legge di stabilità 108 milioni di euro da destinare al latte per produrre qualità. Un progetto lungo 3 anni che monitoreremo con cura”.

Dall’inizio della crisi è stata chiusa 1 stalla italiana su 5, con la perdita silenziosa di 32mila posti di lavoro per gli allevatori. L’apertura del mercato alla libera concorrenza, con l’abbandono delle quote latte al primo di aprile, sarà una prova dura per produttori e Stato. Le mucche scenderanno ancora in piazza? (L. Fazzini/A. Corti)

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